Febbre del Nilo a Rho, la paura cresce: gravi i due contagiati

Il virus è trasmesso dalla zanzara Culex

L’infezione passa attraverso la puntura delle zanzare

L’infezione passa attraverso la puntura delle zanzare

Rho (Milano), 23 agosto 2018 - Zanzara killer: sono in prognosi riservata, sotto terapia antibiotica, le due persone del rhodense che hanno contratto la febbre West Nile. È ricoverato a Legnano un uomo di 54 anni di Pregnana Milanese che lunedì notte si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale di via Papa Giovanni con gravi difficoltà respiratorie. Anche le sue condizioni neurologiche si sono aggravate nelle corso delle ore. Sottoposto a tracheotomia è stato ricoverato nel reparto di infettivologia in attesa che il suo stato migliori e che risultati del Nat test diano risposte. Le preoccupazioni dei medici sono chiare: febbre del Nilo. Il virus è trasmesso dalla zanzara Culex, la zanzara comune, e si sta diffondendo sempre più nel nord d’Italia.

Le condizione dell’uomo che, ha sviluppato un’encefalite, sono tenute sotto stretta osservazione dall’équipe sanitaria. Migliorano, invece, le condizioni del rhodense di 50 anni, ricoverato nel Nuovo ospedale delle Apuanea a Marina di Massa dopo che nella casa di vacanza della famiglia si è accorto di avere problemi visivi a un occhio e ha deciso di andare al pronto soccorso. Non aveva febbre, solo più tardi è insorta una “febbricola” che non ha raggiunto le temperature elevate che invece si manifestano nel caso del temibile virus. Le sue condizioni, però, sono peggiorate in fretta e anche il 50enne di Rho ha sviluppato un’encefalite. Sono state ore drammatiche per la famiglia che lo assisteva. Poi il miglioramento, la prognosi per lui sarà sciolta solo sabato, quando avrà concluso il trattamento antibiotico e i medici potranno considerarlo fuori pericolo.

Il sindaco di Massa, Francesco Persiani dopo il caso, ha subito attivato la procedura e praticato la disinfestazione nelle aree pubbliche che distano fino a 250 metri dall’abitazione del paziente, estesa anche alle aree private: orti e terreni coltivati. La disinfestazione avviene spargendo un prodotto per via aerea e depositando nei fossi e canali delle particolari “pasticche” che non permettono alle larve della zanzara di svilupparsi.

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Al momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. Per questo è importante evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente e proteggersi dalle punture con regolarmente trattamenti anti-larvali nelle aree private, ma anche usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie con le maniche quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi, invece, è necessario il ricovero in ospedale, i trattamenti previsti comprendono respirazione assistita. Oggi sono attesi i risultati del Nat test a Legnano, se positivi anche a Pregnana dovranno scattare tutte le procedure del caso.