ROBERTA RAMPINI
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Coronavirus, l'odissea di Alessandro e Kelly: "Bloccati in Colombia senza soldi"

Bollate, la coppia di fidanzati si trova a Medellin: "Un solo volo per tornare a prezzi folli. Abbandonati dallo Stato"

Kelly e Alessandro bloccati in Colombia

Bollate (Milano), 29 aprile 2020 - "Siamo bloccati in Colombia da oltre un mese e mezzo insieme ad altri connazionali. I voli sono sospesi. Lo Stato ci ha abbandonato, molti hanno finito i soldi. Qualcuno ci riporti a casa". Doveva essere una vacanza e l’occasione per salutare la famiglia. Partenza 11 febbraio, rientro previsto per il 13 marzo. Ma Alessandro Zanardi e la sua fidanzata Kelly Dayana Cardona Ocampo (nativa della Colombia), residenti a Bollate, sono ancora a Medellin senza nessuna prospettiva di rientrare in Italia.

"Quando il 13 marzo hanno cancellato il nostro volo eravamo a Tulua e abbiamo deciso di spostarci a Medellin, in attesa di conoscere la data di rientro. Qui nella Comuna 13 abbiamo trovato ospitalità in casa di una famiglia che gestisce un’associazione che aiuta ragazzi di strada. Ci hanno accolto come se fossimo loro parenti - racconta Alessandro -, il 16 marzo hanno annunciato la quarantena obbligatoria in Colombia. I mezzi pubblici, i voli nazionali e internazionali sono stati sospesi. In attesa di sapere qualcosa, ci siamo messi in contatto tramite Facebook con altri connazionali bloccati in Colombia. Siamo riusciti a mettere insieme proposte e idee e abbiamo scritto una lettera al Ministero degli Esteri e alle autorità italiane. Ma non abbiamo avuto risposta". Intanto sono stati programmati voli da parte di tedeschi e francesi per i loro connazionali, con qualche posto per gli altri cittadini europei: l’Ambasciata ha informato che i posti erano pochissimi, non erano sicuri e la partenza era dall’aeroporto di Bogotà, difficile da raggiungere.

"Ammesso che fossimo riusciti ad arrivare in aeroporto, bisognava sperare che ci fosse ancora posto. Il biglietto costava 1.000 euro e poi si doveva acquistare anche un altro viaggio per arrivare in Italia - aggiunge il bollatese -. L’altro giorno ci hanno informato che ci sarà un volo da parte della Neos Air per i cittadini italiani. Questo volo costa 800 euro, per raggiungere Bogotà sono altri 250 euro di mezzo privato. Quindi la cifra si aggira intorno ai 1000-1.100 euro. Prezzi assurdi, questo non è un volo di aiuto". I due bollatesi hanno sostenuto tantissime spese non previste e quei soldi non ce li hanno. Nella lettera, Alessandro, Kelly e gli altri italiani chiedono di istituire un fondo di emergenza: "Nessuno deve essere lasciato solo, tutti devono rientrare in Italia".