Bollate, la rivoluzione del car pooling

Per andare a scuola auto di gruppo guidate dai genitori

L'ora di punta davanti a una scuola

L'ora di punta davanti a una scuola

Bollate (Milano), 28 maggio 2018 - Pronta a Bollate la rivoluzione del trasporto scolastico. Per il prossimo anno, da settembre, arriva il Car pooling, ovvero l’accompagnamento a scuola di gruppo, in macchina. Per sperimentare si parte dalle primarie Montessori e Rosmini. Il progetto «Scuol@BIS«, utilizzerà il sistema dell’auto di gruppo per trasportare più bambine e bambini, in gruppi costituiti tra vicini di casa e formati in base alle esigenze e alle disponibilità delle famiglie. Il servizio sarà gratuito per i trasferimenti che prevedono più genitori autisti che si alternano alla guida. Per i gruppi che richiedono l’autista fisso saranno, invece, previsti rimborsi spesa per chi metterà stabilmente a disposizione la propria auto».

Di tutto questo si parlerà nell’assemblea pubblica del 29 maggio, alle 18, nella scuola primaria Montessori. Nell’incontro si parlerà del nuovo progetto e più in generale, dei temi della mobilità sostenibile e del trasporto scolastico: scuolabus, pedibus e bicibus. L’appuntamento si rivolge principalmente ai genitori dei bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e ai genitori degli alunni dalla prima alla quarta delle due scuole coinvolte.«Attraverso il questionario sulla mobilità che abbiamo diffuso nei mesi scorsi – spiega l’assessore alla Scuola, Salvatore Leone, ideatore del progetto – è emersa la disponibilità di questi istituti alla sperimentazione del car pooling scolastico. Si tratta di una bella iniziativa che ha pochi pari in Italia e che richiede un grande impegno civico. Ringraziamo le famiglie per l’adesione a un progetto innovativo che rappresenta un grande passo avanti per Bollate».

I risultati della sperimentazione «saranno determinanti per le future decisioni dell’amministrazione sul servizio di trasporto in entrata e uscita da scuola», conclude l’assessore. I vantaggi? «Molteplici: vanno dalla riduzione delle spese familiari per il trasporto scolastico al contenimento degli sprechi e del numero di auto circolanti nelle ore di punta, alla diminuzione dei pericoli stradali e dell’inquinamento acustico e atmosferico, allo sviluppo di una rete di mutuo aiuto e di solidarietà tra i cittadini».