Volata sul Pgt alla vigilia del voto Focus dell’opposizione sui danni

I consiglieri di minoranza contestano la variante approvata dalla giunta e il metodo adottato. Uniti per dare battaglia a colpi di emendamenti. Cristiani (Pd): "La città non aveva bisogno di fretta"

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di Manuela Marziani

Uniti per dare battaglia a colpi di emendamenti. I consiglieri di opposizione in Consiglio comunale contestano nel merito la variante del piano di governo del territorio approvata dalla giunta e il metodo che è stato adottato. "La città non aveva bisogno di tanta fretta - ha detto Ilaria Cristiani, capogruppo del Pd -. Il Pgt arriverà in aula il 30 soltanto per essere approvato prima delle elezioni regionali perché c’è una frattura all’interno della maggioranza e gli equilibri potrebbero non essere più gli stessi dopo il 13 febbraio".

Entro venerdì prossimo i consiglieri potranno presentare degli emendamenti e sono già al lavoro insieme ai comitati di cittadini sorti per contestare lo strumento urbanistico che l’ex sindaco Massimo Depaoli ha definito "un piano deciso fuori dal Mezzabarba, in qualche ristorante di un paese limitrofo a Pavia", ma anche per cercare di insinuarsi nelle fratture presenti all’interno della maggioranza. "Noi abbiamo modificato il piano delle regole e dei servizi - ha aggiunto l’ex primo cittadino -, in questo caso si modificano le volumetrie. E’ un’idea vecchia di pianificazione territoriale, fare economia sulle volumetrie. Dopo l’arrivo di imprenditori che operano su tutto il territorio nazionale e che si sono aggiudicati alcune delle aree dismesse, mi sembra che si voglia favorire qualche studio di progettazione e imprenditore locale costruendo nei quartieri in cui si vende meglio come Borgo Ticino".

E proprio le nuove costruzioni, secondo Rodolfo Faldini non sono necessarie. "Si vogliono realizzare 8mila alloggi - ha sottolineato il consigliere del gruppo misto -, quando Pavia continua a perdere residenti. Purtroppo questa amministrazione governa a colpi di maggioranza". Contro la variante sono nati diversi comitati che poi si sono costituiti in rete e avrebbero voluto essere ascoltati di più da chi governa Pavia. "Non c’è stato un confronto con la città - ha fatto presente Fabio Castagna del Pd - e questo è un pessimo segnale". Mentre Giuliano Riffinazzi ha rimarcato come il "Pgt che di fatto è un nuovo piano di governo del territorio, non rispecchi le esigenze della città". Domani e martedì le linee guida alla variante arriveranno in due commissioni consiliari poi ci sarà la discussione in Consiglio. "Abbiamo 110 allegati e meno di 10 giorni per presentare emendamenti" ha concluso Alice Moggi (Pavia a colori).