Voghera, aggressione in carcere: ferito agente di polizia penitenziaria

Denuncia del sindacato Uspp, sia dalla segreteria locale di Voghera che dalla segreteria regionale Lombardia

Carcere

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Voghera (Pavia), 22 agosto 2022 - Agente di polizia penitenziaria aggredito nel carcere di Voghera. E' successo nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 21 agosto, reso noto oggi con comunicato stampa dell'Uspp (Unione sindacati di polizia penitenziaria). "Un gruppo di detenuti della sezione Collaboratori di giustizia - riferisce Alessio Follieri, della Segreteria locale dell'Uspp di Voghera - è andato in escandescenza a causa di conflittualità tra compagni di sezione e un agente è stato aggredito al fine di sottrargli le chiavi, onde poter accedere presso altri settori e 'farsi giustizia' da soli".

Altro personale è intervenuto evitando il peggio, ma l'agente aggredito ha dovuto ricorrere a cure mediche, portato al locale Pronto soccorso e poi dimesso nella notte con una prognosi di sei giorni. "L'episodio accaduto ieri a Voghera - aggiunge Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell'Uspp Lombardia - dimostra che nessuna struttura è esente da atti violenti. La sezione Collaboratori, poi, è particolarmente incline a generare disordini. Pretesti e conflittualità interne sono all'ordine del giorno e il personale di polizia penitenziaria non sa più cosa inventarsi per gestire una tipologia, già di per sé difficile, che oltretutto vede un'altissima presenza di soggetti psichiatrici che, come noto, non dovrebbero stare in carcere". Lo stesso detenuto responsabile dell'aggressione di ieri sarebbe peraltro già stato responsabile di fatti analoghi, solo un mese fa.

"E' assai raro - sottolinea Madonia - che i responsabili di atti di violenza vengano adeguatamente puniti e/o allontanati. Questo, inevitabilmente, genera un clima di impunità che, evidentemente, induce alla reiterazione". Dal sindacato di polizia penitenziaria anche un'accusa all'organizzazione della Casa circondariale di Voghera: "Già la scelta - aggiunge Madonia - di tenere una sezione Collaboratori di giustizia nello stesso Istituto in cui sono ristretti detenuti ad Alta sicurezza (ovviamente incompatibili) lascia ben intendere quanta attenzione ci sia sugli aspetti organizzativi e strategici". Oltre all'Amministrazione penitenziaria, dal sindacato viene richiamata l'attenzione anche della politica: "I temi delle aggressioni e dei soggetti psichiatrici in carcere - conclude Madonia - danni vengono denunciati. Ad oggi, però, fatta eccezione per qualche interrogazione parlamentare, nessun provvedimento legislativo è stato adottato. Da tempo l'Uspp chiede il taser come arma di reparto per prevenire e sedare gli atti violenti, così come da tempo riteniamo che i soggetti con patologie mentali debbano essere collocati in strutture sanitarie, non certo a carico dei poliziotti. L'auspicio è che il 25 settembre ci regali una compagine politica capace di riempire di contenuti i fiumi di parole diffuse da tempo".