Pavia, confermato lo sciopero del trasporto pubblico

Trattativa coi sindacati: spunta una piccola apertura, ma restano ancora 15 o 16 posti a rischio

Trasporti a Pavia

Trasporti a Pavia

Pavia, 20 marzo 2018 - Una piccolissima apertura, ma non così significativa da fare cancellare lo sciopero di oggi. I dipendenti delle aziende che effettuano il trasporto pubblico locale in provincia oggi si asterranno dal lavoro secondo modalità e rispetto delle fasce di garanzia diverse da un operatore all’altro.

L’incontro che si è svolto ieri in prefettura tra il nuovo appaltatore Autoguidovie e le organizzazioni sindacali, infatti, non si è chiuso con una soluzione per tutti i dipendenti. L’allarme occupazionale resta, nel passaggio tra gli attuali gestori e il nuovo, rischiano di rimanere senza un lavoro 15 o 16 persone in provincia. Non forse i lavoratori del settore manutenzione di Line che possiedono un’abilitazione alla guida, perché Autoguidovie ha manifestato la disponibilità ad assumerli. «L’ipotesi è stata messa sul tavolo - ha detto Massimo Colognese della Filt Cgil -, ma riguarda soltanto 3 o 4 persone. Nel frattempo il futuro è ancora incerto per 3 o 4 impiegati di Vigevano, altri di via Donegani e 4 o 5 dipendenti inidonei. Complessivamente sono 15 o 16 le posizioni ancora traballanti». Mentre i sindacati sperano di poter collocare anche queste persone, oggi una quarantina di lavoratori di Arfea diventeranno dipendenti di Autoguidovie e andranno ad aggiungersi ad altre 40 persone per le quali è già stato formalizzato il passaggio. E da Pasqua partirà il nuovo servizio. «Inizialmente potrebbero presentarsi alcune difficoltà - ha aggiunto Colognese -. Può essere che si debbano effettuare dei doppi turni o delle integrazioni». Per il momento, però, le linee e gli orari non cambieranno. «Da aprile vedremo soltanto circolare dei pullman bianchi al posto di quelli arancioni o blu - ha proseguito il sindacalista della Filt Cgil - Cambieranno alcune fermate, ma le modifiche più sostanziose si avrannno a settembre quando entrerà in vigore il nuovo orario con i nuovi mezzi».

E proprio sui mezzi, da diverso tempo il Movimento 5 stelle contesta che al posto dei pullman a metano circolino dei diesel euro 6 che potrebbero essere potenzialmente più inquinanti di quelli attualmente in servizio. Un passaggio che avviene proprio mentre il resto d’Europa sta programmando la messa al bando di tutti i diesel. «Le opinioni su questo punto sono discordanti - ha concluso il sindacalista -. Noi non siamo pregiudizialmente contrari all’appalto con un unico gestore che garantisce un’unica tariffa per tutti. Di certo avremmo preferito che questo cambiamento non lasciasse per strada nessuno».