Vigevano (Pavia) – Sarà il Comune di Vigevano ad accollarsi le spese per ripulire il greto del Ticino sul quale, dopo i festeggiamenti dello scorso Ferragosto, erano state abbandonate montagne di rifiuti. Un atto sconsiderato da parte di chi, arrivando sulle sponde del fiume per il tradizionale pic-nic, avrebbe invece dovuto portare via i rifiuti prodotti. Che, al contrario sono stati abbandonati sulle spiagge di ghiaia in un momento nel quale la portata del Fiume Azzurro era molto bassa. Oggi, con le condizioni meteo che stanno variando, potrebbe alzarsi in pochissimo tempo “spazzando“ via i rifiuti.
Così il sindaco Andrea Ceffa ha deciso di rompere gli indugi e procedere anche se, tecnicamente, l’intervento spetterebbe all’azienda che da poco ha concluso i lavori per la costruzione del nuovo viadotto. Va detto però che un’opera di vigilanza preventiva è pressoché impossibile perché i varchi di accesso di fatto sono molteplici. Il Comune, ha poi spiegato il primo cittadino, provvederà in proprio all’intervento senza poi nessuna azione di rivalsa sull’azienda. Insomma un intervento finalizzato semplicemente alla tutela ambientale.
Quando il problema era stato sollevato, già il giorno successivo a Ferragosto, era iniziato un rimpallo di responsabilità tra Comune, azienda appaltatrice e Parco del Ticino, ciascuna competente sulla superficie per un parte che, come spesso avviene in questi casi, aveva condotto ad una situazione di stallo. Le sponde del Ticino sono state per decenni il “mare“ dei vigevanesi che non si potevano permettere le vacanze e proprio lì sono sorte le “casotte“, le tipiche costruzioni rivierasche che si animano con la bella stagione. Negli ultimi anni poi si è registrata una crescente presenza di persone, quasi sempre straniere, che raggiungono il Ticino dall’area metropolitana di Milano senza mostrare il rispetto necessario per il fiume e il suo ambiente.