Ridotta in Appello la condanna all’ex assessore

Sergio Contrini è accusato di essersi appropriato dei beni di persone fragili

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Ridotta in Appello la pena per Sergio Contrini (nella foto), 65enne ex assessore ai Servizi sociali di Pavia e per anni amministratore di sostegno di persone anziane e fragili dei cui beni è accusato di essersi appropriato. Contrini era stato già condannato in primo grado per peculato a undici anni e quattro mesi di reclusione, oltre a 300mila euro di provvisionale da versare nei confronti delle parti civili costituite. In Appello la pena è stata ridotta a dieci anni e quattro mesi di reclusione. Le motivazioni saranno depositate tra sessanta giorni. La difesa di Contrini, affidata agli avvocati Riccardo Ricotti e Alberto Assanelli, inizialmente aveva avanzato richiesta di concordato in appello, una sorta di patteggiamento in secondo grado, ma l’istanza era stata respinta. La difesa in Appello si è basata su due motivi: il primo riguardava alcuni abusi d’ufficio che, per la difesa, non sarebbero stati sussistenti, mentre il secondo aveva natura tecnica e riguardava le modalità di conteggio dell’aumento della pena per la continuazione dei reati. Contrini al momento è in carcere. Secondo le accuse per anni si sarebbe appropriato in modo indebito di ingenti somme di denaro sottraendole dai conti che i suoi assistiti gli affidavano per la gestione di spese come le rette delle case di riposo.

Per esempio, è emersa la storia di un’anziana signora costretta a trasferirsi in un’altra struttura perché non venivano effettuati i pagamenti della retta. In tutto, secondo le accuse, Contrini avrebbe sottratto oltre un milione di euro dai fondi dei suoi assistiti. Con lui a febbraio 2021 era stato arrestato un amico, che poi ha patteggiato quattro anni e sei mesi, che secondo le accuse avrebbe partecipato alla sottrazione di diverse centinaia di migliaia di euro transitati sui suoi conti o arrivati a lui tramite contanti. Nicoletta Pisanu