Pavia, firme e proteste: le piazze sono un pasticcio

“Torino” e “ Tevere“: residenti e commercianti contestano i progetti predisposti dal Comune ma tornare indietro sembra impossibile

Il momento del confronto con i residenti

Il momento del confronto con i residenti

Pavia, 14 novembre 2019 - Avranno un nuovo volto, ma non quello che era stato ipotizzato nel piano periferie i piazzali Torino e Tevere. I progetti predisposti, infatti, non incontrano il favore dei residenti e dei commercianti che, almeno nel caso di piazza Torino hanno già raccolto 500 firme contro la riqualificazione decisa dall’amministrazione guidata da Massimo Depaoli. Per spiegare l’intervento e trovare una possibile soluzione, l’altra sera l’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità, Antonio Bobbio Pallavicini, ha voluto incontrare chi abita nella zona.

«Ho trovato dei residenti tesi e preoccupati - ha detto l’assessore -, ma pronti ad ascoltare le possibili modifiche a un progetto del quale a loro nessuno aveva mai parlato perché il progetto non era stato illustrato al quartiere». Il progetto licenziato prevedeva di pedonalizzare la porzione est della piazza, mantenendo l’area per la sosta solo nella porzione ovest, quella prospiciente via Torino, con la creazione di un accesso esclusivo pedonale sul lato sud dell’area. In corrispondenza dell’asse longitudinale nord-sud, veniva realizzata un’aiuola con alberature di ciliegio ornamentale a separazione tra l’area pedonale e l’area di sosta che sarà delimitata sui restanti lati da una bordatura discontinua di aiuole di arbusti. I parcheggi dovrebbero essere ridelimitati con segnaletica. «È stata immaginata una nuova piazza Torino - ha sottolineato Bobbio Pallavicini - senza tener conto delle abitudini del quartiere. Quella è un’area sotto stress, ci sono attività commerciali, la sede del quartiere che eroga servizi; pedonalizzando la piazza si farebbe soltanto un favore al centro commerciale». Ma i lavori di riqualificazione, che sono già partiti alla Scala, in piazzale Torino sono stati appaltati e assegnati a una ditta che dovrà effettuarli. «Abbiamo chiesto alla ditta se fosse possibile sospendere fino a gennaio i lavori in piazzale Torino - ha aggiunto l’assessore - in modo da ragionare su alcune modifiche da apportare senza variare i costi. Gli uffici si sono messi immediatamente all’opera e stanno cercando soluzioni che tengano conto delle istanze presentate ed esposte chiaramente l’altra sera dai cittadini. Confidiamo di riuscire a trovarle». Diverso è il caso di piazzale Tevere dove il progetto prevede di pedonalizzare la porzione ovest della piazza, mantenendo l’area a verde centrale e la restante area a parcheggio con accesso a senso unico da via Lanfranco.

L’intera area sarà pavimentata con asfalto colorato, in assonanza con le caratteristiche cromatiche degli edifici circostanti. A ridosso dell’aiuola centrale è prevista la posa di sedute in forma di blocchi monolitici in cemento, disposte secondo una logica di relazione e di socializzazione. All’estremità ovest le alberature esistenti a margine del marciapiede verranno integrate, con le medesime essenze, per realizzare un filare di chiusura perimetrale. Nell’area pedonale troveranno posto inoltre arredi quali rastrelliere per biciclette, cestini, colonnine per la ricarica di cellulari. «In questo caso abbiamo un margine di modifica più ristretto rispetto a piazzale Torino - ha sottolineato Antonio Bobbio Pallavicini -, perché bisogna ragionare sulla viabilità in generale. Togliendo i posti auto si rischia di congestionare l’intera area. Bisognerà capire se si potrà modificare qualcosa». Per parlarne con i residenti e i commercianti di Pavia Ovest, l’assessore ha fissato un incontro martedì prossimo. «Se non troveremo una soluzione alternativa - ha anticipato l’assessore - dovremo procedere secondo la progettazione che era stato prevista e inserita nel piano periferie cercando magari di apportare dei correttivi con un successivo impegno di spesa».