Pieve del Cairo, sequestrata la cappella del cimitero: sotto c'erano delle ossa

Tra cassette di legno e buste, anche vecchie ossa di incerta provenienza: scattano i sigilli dei carabinieri

I carabinieri hanno sequestrato l'area

I carabinieri hanno sequestrato l'area

Pieve del Cairo (Pavia), 14 agosto 2019 - Un ritrovamento sconcertante, proprio sotto al pavimento su cui camminano ignari fedeli e parenti di defunti. La cappella del camposanto di Pieve del Cairo da lunedì è sotto sequestro: in uno spazio sotterraneo sono stati ritrovati rifiuti cimiteriali di vario genere. Sembra che si possa trattare, ma le verifiche sono ancora in corso, di vecchissime ossa, cassette di legno e buste di plastica. Ad apporre i sigilli sono stati i carabinieri, nell’ambito di un’indagine appena avviata.

Si tratta di un sequestro preventivo, accertamenti dovranno ancora essere svolti per chiarire bene la situazione e soprattutto per individuare la reale natura dei rifiuti trovati. Al momento non ci sarebbero persone indagate. Una segnalazione nei giorni scorsi ha portato i militari della stazione di Pieve del Cairo, insieme ai carabinieri Forestali, a scoprire le scorie in uno spazio sotto alla cappella cimiteriale, luogo religioso che funge anche da ossario. Attraverso una botola nel pavimento, è stato possibile accedere a una sorta di magazzino contenente il materiale, tra cui sembra fossero presenti anche resti di ossa, polverizzate dal tempo, probabilmente poste lì in seguito a esumazioni. Ora sono diversi gli aspetti da chiarire. In primis, la reale natura dei rifiuti ritrovati e la loro origine, in particolare per quelli che sembrano resti di ossa.

Poi, una volta accertato di che rifiuti si tratta, bisognerà capire come mai sono stati accatastati sotto alla cappella e quali sono in realtà le modalità corrette previste dalla legge per il loro smaltimento, se si ravvisano responsabilità che, nel caso, andranno attribuite. Inoltre, da accertare anche se il deposito fosse improvvisato oppure previsto dai servizi cimiteriali. «Io non sapevo nemmeno dell’esistenza di questo spazio – spiega il sindaco di Pieve del Cairo, Paolo Ansandri -. Per me nell’ossario c’erano solo le cellette alle pareti, non sapevo dell’esistenza del deposito sotterraneo. Ora si faranno gli accertamenti poi se questi resti si dovranno smaltire lo faremo».

Il cimitero è comunale ma «la ditta che si occupa di sepolture e riesumazioni è una ditta esterna. In passato c’erano diversi cimiteri in paese, uno era stato smantellato almeno cinquant’anni fa: potrebbe magari essere che a quei tempi avessero radunato ossa e cassette per poi depositarle lì sotto», ipotizza quindi il sindaco.