Mortara, il professor Grazioli 'mago della pioggia'

Insegna all’istituto Pollini ed è lui a comunicare alla Croce rossa provinciale l’avvicinarsi di eventuali criticità meteo

Mauro Grazioli aveva previsto il gelicidio in Oltrepò

Mauro Grazioli aveva previsto il gelicidio in Oltrepò

Mortara (Pavia), 2 novembre 2019 - È un insegnante dell’istituto “Pollini” di Mortara “l’uomo della pioggia” della Croce Rossa provinciale. Spetta a lui infatti, volontario della Croce Rossa di Voghera dal 1993, il compito di monitorare l’evoluzione meterologica comunicando all’Area Emergenza della Croce Rossa eventuali criticità.

Le ultime risalgono solo a qualche giorno fa e riguardavano l’Oltrepo. Le stime che Mauro Grazioni, 46 anni, una laurea in Scienze agrarie, mette a punto sono utilizzate anche dal coordinamento regionale, insieme a quelle che arrivano dai centri specializzati, per avere un quadro sulle condizioni meteo della regione. Il lavoro di Grazioli è iniziato per caso ma nel tempo è diventato un impegno di assoluta importanza. «Chi studia Scienza agrarie – è la sua premessa – deve avere una buona conoscenza della meterologia, un po’ come avviene per i medici con l’anatomia. Per questo, dovendo trasmettere questa consapevolezza ai miei studenti, a scopo didattico ho sempre elaborato stime partendo dai dati estrapolati dalle stazioni di rilevamento locali». «Per caso qualche anno fa ho parlato di questa mia attività con il delegato provinciale di Area 3 – continua il docente – che mi ha invitato a farle anche per la Croce Rossa. Così oggi, quando l’analisi dei dati indica la possibilità del verificarsi di eventi critici, parte immediatamente la segnalazione agli organismi della Croce Rossa che si occupano della gestione delle emergenze». I dati valutati sono quelli riferiti alla pressione dell’aria, la sua temperatura, la velocità e la direzione del vento. «Non sono un meterologo professionista – spiega Grazioli – e non dispongo delle strumentazioni usate da chi opera professionalmente in questo ambito, tuttavia anche seguendo i canoni delle metodologia classica possono essere messe a punto previsioni attendibilii. Per fare un esempio il gelicidio che ha interessato l’Oltrepo due anni fa lo avevo previsto una settimana prima. E lo stesso avvenne, con un anticipo di tre giorni, per l’esondazione del Ticino a Pavia».

Insomma il professor Grazioli ci prende. A formare il suo background nel settore è stata anche l’esperienza di studio in Finlandia, ai tempi dell’università. «Ci andai per tutt’altro motivo – racconta – la mia tesi verteva sul morbo della “mucca pazza”, ma studiando là ho verificato l’assoluta importanza del tempestivo utilizzo delle informazioni meteo per evitare disagi (in quel Paese per gli utenti della strada in caso di neve)». Da lì è nata una passione diventata fondamentale supporto alla Croce Rossa. «La meteorologia è una scienza ma non esatta – conclude –. Ad ogni modo, quando si parla di eventi che potrebbero generare danni, essere previdenti non è mai sbagliato». ©