In questo fine settimana Lodi si apre a curiosi e affamati di cultura. Con l’iniziativa Muse in Laus, promossa dal Comune con la Provincia, ingresso gratuito a siti storici, museali e d’arte. Un’occasione per i turisti ma anche per i cittadini che riscoprono Lodi, come spiega l’assessore alla Cultura Francesco Milanesi: "Si possono vedere luoghi che ancora molti non hanno visto, chi viene da fuori può invece vedere quanto la città sia operosa culturalmente, come si stia aprendo ad uno slancio nuovo". La pensa così anche Fabio Francione, addetto agli Eventi e Cultura della Provincia: "In città c’è un risveglio civico che però, a differenza del solito, vuole stare in città. Così abbiamo pensato a questo Muse In Laus, alla seconda edizione che rispetto alla prima si apre a nuove sedi espositive".
Quattordici i luoghi da ri-scoprire: la mostra Religioso Amore, Bergognone a Lodi con le sue sedi a Fondazione Cosway e al Tempio Civico dell’Incoronata. La Biblioteca Laudense accoglie invece L’oro blu della Lombardia, Afni Lombardia, mostra di fotografia naturalistica. In via Maddalena due diverse esposizioni, a Platea Project con Vento SW 2km/h Lodi, mostra di Maria Teresa Sartori, e a Casa Orsini con Brugë dell’artista albanese Edi Balla. Alla Bipielle Arte la mostra L’immagine della materia di Franco de Bernardi e nella stessa via la mostra Lux di Liana Morgese. L’Associazione 21 apre la sua mostra Cosmologie a cura di Angela Madesani; nel Claustro della Provincia l’esposizione delle opere di Salvatore Sportelli. Numerosi gli spazi museali: il Museo Diocesano d’Arte Sacra; la Collezione Anatomica Paolo Gorini; il Museo della Stampa e Stampa d’Arte; il Museo dello strumento musicale e della musica; la Chiesa di Santo Spirito dell’Ospedale Vecchio e la Sala dei Filippini, al primo piano della Biblioteca Laudense, con l’esposizione di legature antiche visitabile solo sabato su prenotazione allo 0371409432 o scivendo a biblioteca.lodi@bibliotechelodi.it.
Luca Pacchiarini