
I militari dell’Arma sono risaliti alla truffatrice risultata avere precedenti
Un messaggio sul telefonino, da un numero sconosciuto, con il quale una donna che si spacciava per la figlia, spiegava al padre di aver perso il cellulare e di dover far fronte ad una immediata esigenza economica. Un “classico“ della truffa, soprattutto in danno di anziani che, una volta ancora, era andata a segno. L’episodio, che aveva avuto come vittima un 70enne residente a Gropello, era avvenuto a maggio. A seguito della sua denuncia i carabinieri avevano avviato le indagini che hanno portato all’identificazione e alla denuncia di M.M.L., 28 anni, una donna di Potenza che ha precedenti alle spalle e che dovrà rispondere del reato di truffa. Nel dettaglio, dopo aver inviato il messaggio all’anziano, del quale la donna deve aver saputo qualche dettaglio, come appunto il fatto che avesse una figlia, gli ha spiegato di avere urgenza di denaro e gli ha chiesto un bonifico urgente sul proprio conto. Senza pensarci un attimo l’anziano ha effettuato un versamento di 990 euro. Ma poco dopo ha ricevuto una seconda richiesta, di altri mille euro, che ha fatto scattare il sospetto. Una telefonata alla figlia è stata sufficiente per svelare di essere rimasto vittima di un raggiro. Questo genere di truffe, che hanno quasi sempre come bersaglio gli anziani, si svolgono con un canovaccio pressoché identico, puntando sulla fragilità e la sensibilità delle persone. I carabinieri consigliano, quando si ha anche il minimo sospetto di poter essere finiti nel mirino dei malviventi, di chiamare il presunto congiunto che sta chiamando da un numero sconosciuto per accertarsi che la richiesta sia reale o di rivolgersi direttamente al 112.