MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il primo faccia a faccia . Candidati sindaci a confronto. Sulla mobilità visioni opposte

Cantoni (centrodestra) e Lissia (centrosinistra) hanno iniziato a svelare le carte nella sala dell’Annunciata

Il primo faccia a faccia . Candidati sindaci a confronto. Sulla mobilità visioni opposte

Il primo faccia a faccia . Candidati sindaci a confronto. Sulla mobilità visioni opposte

La Pavia di domani, quella che si vorrebbe costruire, sollecitata dalla Pavia di oggi, dei suoi cittadini. Si può sintetizzare così il primo faccia a faccia tra il candidato sindaco della coalizione di centrodestra Alessandro Cantoni e quello del centrosinistra Michele Lissia andato in scena nella sala dell’Annunciata. Il dibattito, organizzato dalla Scuola di cittadinanza e partecipazione e dalla Pastorale sociale della Diocesi, partiva da “Idee per Pavia“, un documento dalla Scuola di cittadinanza e partecipazione. La discussione ha avuto dei punti di convergenza ad esempio sui rapporti con Milano e idee diverse come sul tema della mobilità. "Occorre cambiare il sistema dei parcheggi – ha detto il candidato di centrodestra – introducendo una mobilità leggera e l’i-bike sharing. Si lascia l’auto nei parcheggi fuori dal centro e usano mezzi ecologici". "L’ultima volta che si è parlato di mobilità a Pavia – ha replicato Lissia – risale al 1998 con il piano urbano dei trasporti, da allora la città è cambiata e anche i suoi abitanti, il 25% dei quali hanno più di 65 anni. Dobbiamo pensare a una città 15, che in 15 minuti ci si sposti da una parte all’altra e togliere le auto dai marciapiedi". Spesso, però, la città è accusata d’essere sporca. "Il Comune ha 520 dipendenti, una squadra che deve essere più efficace – ha ammesso Lissia –, mentre il suo braccio operativo Asm negli ultimi anni è stato un centro di potere che ha lavorato in modo poco convincente. Bisogna rivedere i servizi e anche l’organizzazione dei 220 dipendenti di Asm". "Mi piacerebbe - ha sottolineato Cantoni - che tra i 220 dipendenti di Asm ci fossero squadre che ogni giorno puliscono la città". Diverse pure le idee in tema di cultura. "Un assessore è indispensabile – ha rimarcato Cantoni –. A Pavia bisogna portare più turismo religioso e mettere in collegamento i musei dell’Università con quelli del Comune". "Il bilancio del Comune è di 90 milioni – ha risposto il candidato di centrosinistra – e 150mila euro vengono destinati alla cultura. Bergamo con la tassa di soggiorno, ha raccolto 12 milioni e insieme a Brescia è diventata capitale della cutura 2023. Se noi facessimo pagare 2 euro a ogni turista avremmo 3,5 milioni".

Tra i progetti da realizzare con l’avanzo di amministrazione di 12 milioni entrambi i candidati puntano a una nuova piscina. "Anche una nuova scuola media a Pavia ovest – ha aggiunto Lissia – e il sottopasso a San Giovannino". "La nuova caserma dei vigili del fuoco – ha replicato Cantoni –, la sistemazione degli alloggi popolari e parcheggi. Poi ereditiamo il Waterfront, la riqualificazione di ex Necchi, ex Neca ed ex Snia per la quale ci sono dei fondi regionali e del Comune. E il pgt da approvare subito". "Il pgt così com’è è illegittimo - ha detto Lissia -. Abbiamo 850mila metri quadri di aree dismesse, il consumo di suolo deve essere zero. L’Arsenale, oltre al polo archivistico dovrebbe avere un auditorium, un parco, spazio per gli eventi e la caserma dei vigili del fuoco. Se Pavia valorizzasse la sua vocazione naturalistica attirerebbe anche più imprese". Inoltre, occorre potenziare il confronto con i quartieri: "Vorrei introdurre un geometra per ogni quartiere – ha detto Lissia – per segnalare tutti i problemi"