Coronavirus, da San Martino il metodo per riutilizzare le mascherine

De Lama ha messo a punto un macchinario che consente di sterilizzare i preziosi dispositivi

Marco Bianchi è responsabile comunicazione e marketing della De Lama

Marco Bianchi è responsabile comunicazione e marketing della De Lama

San Martino Siccomario (Pavia), 4 aprile 2020 - Sono un bene prezioso con cui sembra si dovrà convivere a lungo, quindi diventa fondamentale poter riutilizzare le mascherine. A progettare una macchina che le sterilizza per consentirne il riutilizzo ha pensato la De Lama, azienda leader nella produzione di sterilizzatori per l’industria farmaceutica che da 70 anni è attiva alle porte di Pavia.

«Le mascherine oggi sono un bene fondamentale che sta scarseggiando sia nelle fabbriche che nella società civile – spiega Marco Bianchi, responsabile comunicazione e marketing dell’azienda pavese – ma soprattutto nei luoghi in cui si sta combattendo la battaglia più difficile: negli ospedali. In particolare le famose mascherine Ffp2 e Ffp3 sono diventate un bene raro. La nostra idea quindi è quella di consentire una rapida decontaminazione delle mascherine, per favorirne un rapido riutilizzo nelle strutture sanitarie".

Un team di scienziati dell’Università di Pisa, del Politecnico di Torino, oltre all’Ordine dei medici di Genova, del Policlinico San Martino e tecnici di diverse industrie ha realizzato prima uno studio e poi una macchina in grado di decontaminare anche migliaia di mascherine in un’ora. "Abbiamo lavoraro molto intensamente – aggiunge Bianchi – per riuscire a realizzare un macchinario in grado di decontaminare la mascherina preservandone l’integrità e la funzione protettiva per medici e infermieri in prima linea contro il Coronavirus".

Il risultato è uno strumento che evita, soprattutto al personale sanitario, di restare senza dispositivi di protezione e consente un risparmio consistente, perché le mascherine non devono essere acquistate nuovamente. Il prototipo ora è partito da via Piemonte in direzione del Policlinico San Martino di Genova, dove sarà sperimentato. "Tante strutture sanitarie compreso il San Matteo ci hanno chiesto la macchina – aggiunge Bianchi – ma per ora solo con il Policlinico San Martino siamo riusciti a concludere tutta la necessaria fase preliminare dei test. Consideriamo la fase attuale ancora di sperimentazione perché il protocollo stilato per la decontaminazione non è ancora normato e ci sono aspetti burocratici da definire. I test però sono molto buoni, hanno dimostrato l'efficacia al 100 per cento del ciclo di sterilizzazione.