Black-out in ospedale. Fermi ascensori e apparecchiature

Pochi secondi ieri mattina sono bastati a provocare il panico tra i tanti utenti che affollavano la struttura

Improvviso ma breve, blackout elettrico ieri mattina all’ospedale di Broni-Stradella. Pochi secondi (qualcuno dice qualche minuto) sufficienti tuttavia a provocare un po’ di panico fra i tanti utenti che affollavano la struttura. Due persone sarebbero rimaste bloccate sugli ascensori. Ci sarebbe stato anche un momentaneo stop nel funzionamento di alcune apparecchiature ma l’immediato utilizzo di soluzioni di emergenza ha scongiurato criticità. Secondo fonti dell’Asst di Pavia, non ci sarebbero stati grossi disagi e il blackout sarebbe derivato da un guasto della linea elettrica generale. Non è chiaro se c’entrino in qualche modo i lavori in corso, da settimane, sulla rete e nelle vicinanze dell’ospedale e non è confermato, anche se ci sono indicazioni in tal senso, il fatto che quello di ieri mattina sarebbe stato in realtà il secondo black out dopo un analogo disservizio verificatosi domenica.

Forse il blackout di ieri è stato più avvertito dalla gente essendo aperti tutti gli ambulatori e i laboratori, con un’affluenza superiore alla media di pazienti e utenti rispetto al resto della giornata. Qualcuno ricorda che, fino a quale mese fa, non erano infrequenti casi di blackout anche in alcuni quartieri (Badia, ad esempio) situati a meno di un chilometro di distanza dall’ospedale e – si diceva – forse dovuti a picchi di utilizzo di energia negli hub delle diverse logistiche sorte negli ultimi anni a nord della città. L’ospedale di Broni-Stradella è comunque uno dei più moderni costruiti in Lombardia. Costato oltre 30 milioni, è stato infatti inaugurato nel 2009. Con oltre 110 posti letto suddivisi fra 5 reparti, è il punto di riferimento per 70 Comuni dell’Oltrepo Orientale.

P.R.