
L’allenatore Matteo Vullo, ingaggiato a sorpresa dopo la cavalcata promozione
Tre anni dopo la retrocessione, la Leon si riaffaccia al pianeta Serie D più forte e più pronta ma soprattutto più consapevole. Questo a livello societario. Ciò si riflette anche a livello tecnico dove niente è stato lasciato al caso fin dal giorno dopo la promozione a partire dalla decisione, a sorpresa,di non confermare Ghidelli e chiamare sulla panchina un tecnico più esperto quale è Matteo Vullo. Che dal 28 luglio sta allenando una squadra pronta all’esordio ufficiale domenica alle 16 nel turno preliminare di Coppa Italia contro il Sangiuliano. Innanzitutto, contrariamente al calendario, si gioca alla Leon Arena vista l’impossibilità di rimediare un campo per la società milanese.
Come ci arriva la Leon? "Subito un bel test per noi contro una squadra di categoria, esperta, con una rosa interessante, diversa da quella dell’anno scorso - dice Vullo -. Pressano, spingono. Ci alleniamo da circa tre settimane, va tenuto conto. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto con la società e in campo coi ragazzi. Con lo staff ci siamo concentrati per dare un’identità di squadra. Vincere e passare il turno sarebbe cruciale proprio pe"Il nostro obiettivo è esserci ar giocare un altro match ufficiale". In campionato alla prima giornata c’è subito il Milan Futuro, favorito, con riserva, secondo mister Fabio Vullo: "C’è un alone di mistero sui rossoneri. Nel senso che non si sa bene come sarà composta la rosa. Ma il Milan è sempre il Milan e credo che vogliano avere la loro seconda squadra in Serie C. Vedo da primato Chievo e Caldiero, poi anche Casatese e Folgore oltre alle solite bergamasche".
E la Leon? nche tra dodici mesi, senza passare dai playout. Non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, equilibrio sarà la nostra parola d’ordine. E pensare a crescere e migliorare". Gli orange sono reduci dal ko (1-3) nell’ultima amichevole con la Rhodense.
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