
Un investimento di decine di milioni di euro per creare la fabbrica de Il Gigante
Arcore (Monza Brianza), 5 gennaio 2021 - Trecento nuovi posti di lavoro e un investimento di decine di milioni di euro. Guarda al futuro e al dopo-Covid il Gruppo Rialto, proprietario dei supermercati Il Gigante. Vuole costruire ad Arcore una fabbrica dove accentrate tutte le produzioni a marchio sparse in Lombardia. Abbinato al centro di produzione ci sarà un polo logistico per la distribuzione delle merci ai circa 40 negozi Il Gigante lombardi.
"Rialto ha protocollato a metà ottobre l’istanza di piano attuativo per il terreno di sua proprietà a ridosso della ferrovia e che confina con il comune di Villasanta", conferma Roberto Mollica Bisci, assessore comunale all’Urbanistica. «Quell’area è dal 2002 a destinazione industriale, conforme al vecchio Piano regolatore e al nuovo Piano di Governo del territorio approvato nel 2014". Nessun ostacolo dunque tra il progetto e la sua realizzazione. Le regole urbanistiche prevedono uno sviluppo di massimo 55mila mq di superficie lorda, un’altezza massima di 12metri eccetto per il 15% dove si possono rag giungere i 30 metri. «Va da sé che l’operazione deve avere una chiara sostenibilità dal punto di vista del traffico – racconta l’assessore - La posizione molto decentrata agevola e avremo misure di compensazione ambientale che garantiscano un impatto minore possibile". Il terreno dove sorgerà la fabbrica non è lontano dall’Ipermercato Il Gigante di Villasanta. Si trova dall’altra parte della strada provinciale Vimercate-Casatenovo, a 800 metri in linea d’aria. L’operazione porterà nelle casse comunali circa 1,5 milioni di oneri di urbanizzazione "ci siamo permessi di inserirli nelle entrate del 2021 per il piano del lavori pubblici dato che mi è sembrato di capire che la società sia realmente intenzionata a procedere".
Non sono mancate critiche al progetto, considerato troppo invasivo. Ma l’intenzione della giunta targata centrosinistra è di approvare il progetto. "Mi stupisce che qualche forza politica dell’opposizione possa mettersi di traverso vista la natura industriale di quell’area da quasi 20anni. Mai nessuno, di nessun colore politico, si è sognato di cambiarne la destinazione urbanistica. Rialto, oltretutto, nel 2000 ha versato al Comune di Arcore qualcosa come 2 miliardi delle vecchie lire, circa 1mln di euro, di anticipo di oneri di urbanizzazione e ha ceduto al Comune l’attuale parcheggio della stazione di via De Gasperi e un terreno a Cascina del Bruno che dovrà diventare un parco attrezzato per gli abitanti della frazione", dice Mollica Bisci che non teme le critiche degli ambientalisti: "Abbiamo vincolato a verde per sempre aree che coprono oltre 1/3 della superficie comunale E non c’è nulla di drammatico nello sviluppo di un’area industriale. Non sarebbe possibile neppure tornare indietro a meno che si restituisca, con i dovuti interessi, quanto già anticipato 20 anni fa dal privato al comune e non ci si esponga ad una causa dai risarcimenti forse milionari". D’accordo anche la sindaca Rosalba Colombo: "La Giunta Rocchini, di centrodestra, aveva avanzato un’ipotesi di outlet. Ora invece Rialto ha promosso un piano industriale più che solido che potrebbe portare centinaia di posto di lavoro".