Villa Brivio, la dimora dell’arte e della cultura

Dieci anni fa veniva inaugurato il nuovo centro con la biblioteca. Uno spazio di oltre 1.200 metri quadrati che ospita eventi, concerti e laboratori

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di Veronica Todaro

Un compleanno speciale. Il 26 gennaio di dieci anni fa veniva inaugurato a Nova Milanese il nuovo centro di cultura Villa Brivio, uno spazio di comunicazione, arte, cultura, oltre che una biblioteca dedicata a grandi e bambini. Da quel giorno gli storici spazi di piazzetta Vertua Prinetti hanno ospitato centinaia di eventi, concerti, incontri con l’autore, laboratori, ma anche raccontato di migliaia di libri in prestito, viaggi immaginari e scoperte all’insegna della bellezza. Un edificio prestigioso: la costruzione odierna si sviluppa complessivamente su tre piani per oltre 1.200 metri quadrati dove sono distribuiti 21 locali al piano terreno, 20 al primo piano e 7 al secondo, la copertura dei quali è realizzata con diverse soluzioni architettoniche, dalle caratteristiche volte a botte o a crociera, elegantemente affrescate, si passa a dei soffitti a cassettoni con dipinti dell’epoca. I pavimenti sono in marmo, granito, cotto e parquet. Il vasto parco di 5.400 metri quadrati annesso alla villa risale invece all’Ottocento.

Proprio per celebrare lo speciale anniversario, l’amministrazione comunale, in particolare l’assessorato alla Cultura, ha organizzato un calendario di appuntamenti che coinvolgeranno soprattutto famiglie e bambini. Da giovedì prossimo a sabato 28 sarà un susseguirsi di eventi e come per ogni compleanno che si rispetti ci sarà una torta speciale, un ‘book fotografico’ tradotto in una mostra dei momenti più significativi che hanno animato Villa Brivio, ma anche spettacoli, letture e concerti. "Oggi celebriamo un traguardo importante per la nostra città – l’orgoglio del sindaco Fabrizio Pagani –. Possiamo certamente dire che la sfida lanciata dieci anni fa in nome della cultura da parte di qualche ‘sognatore e visionario’ è stata pienamente raccolta, alimentata e davvero apprezzata da tanti cittadini. Animare e far crescere uno spazio culturale, soprattutto in questi anni, non è cosa scontata".

Poi il primo cittadino sottolinea la chiave del successo: "Credo che la ricetta giusta sia stata la collaborazione e sinergia che si è creata tra le varie anime della città. Proprio per questo non posso che ringraziare chi ci ha creduto e lavorato con tanto impegno, gli uffici del Comune, le associazioni, i tanti novesi e non solo, che hanno voluto condividere la passione per la bellezza della cultura, dell’arte in tutte le sue forme, facendo fare a tutti noi, ogni volta un passo avanti. Questi tre giorni intendono essere una festa di tutti, ma anche uno stimolo a continuare e fare sempre e meglio". E ancora: "Chiudo con una frase del Maestro Claudio Abbado in cui credo molto, “la cultura è un bene primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche sono come tanti acquedotti“. Facciamone buon uso".