Viaggio dai Giganti del Parco al Mirabellino

Visite guidate con il Fai ai tesori della città: gli alberi monumentali dei Giardini e la settecentesca villa di delizie dei conti Durini

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di Marco Galvani

I giganti verdi sono come guardiani che sorvegliano i prati, le vecchie cascine, la Reggia. E le ville che abitano il Parco. Un tempo vive e attive in quella "romantica selva lontana dai rumori" e oggi abbandonate. Forse anche dimenticate. Come Villa Mirabellino, la villetta di delizie fatta edificare nel 1776 dai conti Durini sulla collinetta che domina il pratone dell’ex ippodromo ormai diventata dimora di vandali e predoni.

Unica enclave del Demanio nel Parco, più volte nelle liste del patrimonio pubblico che il governo vuole mettere in vendita, è sospesa nell’incertezza.

Per questo la delegazione monzese del Fai ha deciso, nell’ambito dell’iniziativa “Vota i tuoi luoghi del cuore“, di lanciare una raccolta firme per poter inserire questo piccolo gioiello d’architettura in un progetto di conservazione e valorizzazione, anche ambientale.

E per Ville Aperte, oggi è prevista una visita speciale alla scoperta non soltanto del piano terra di Villa Mirabello, ma anche del giardino di Villa Mirabellino dopo aver percorso i 600 metri del viale dei carpini progettato proprio per collegare le due dimore.

Iniziativa che vuole tornare ad attirare l’attenzione sui piani di restauro congelati anche in attesa del Masterplan che indicherà le prospettive di tutto il Parco.

Anche se per il Comitato per il Parco "ci sono tutti i presupposti per realizzare un Osservatorio botanico internazionale, unico al mondo nel suo genere e quindi di sicuro interesse, che potrebbe essere un richiamo turistico per l’intera città, tutto l’anno", raccogliendo i cataloghi botanici storici, i trattati sull’arte dei giardini, mappe, collezioni botaniche viventi e non viventi, erbari, disegni botanici e biografie dei protagonisti che hanno legato il loro nome alla storia dei Giardini Reali e del Parco. Perché, come scriveva alla fine degli anni Trenta del secolo scorso Raffaele Cormio, fondatore e direttore della Civica Siloteca di Milano, "il Parco è un nobilissimo dono degli avi: dono che implica per i pronipoti l’obbligo della conservazione e della trasmissione, i tesori di famiglia non essendo sempre e soltanto in valuta aurea".

Tanto che il Gruppo giovani del Fai di Monza, insieme con la Reggia, per oggi dalle 9 alle 13.30 organizza visite culturali ai Giardini della Villa Reale (prenotabile direttamente al banco accoglienza nei Giardini).

Una passeggiata attraverso storie di alberi antichi, curiosità botaniche e storiche, aneddoti che si perdono nella notte dei tempi. È la natura che riprende vita e fa sentire di nuovo la sua voce con l’iniziativa “Alberi tra cielo e terra“.

Il visitatore sarà portato a scoprire dettagli sull’età, forma, valore ecologico dei diversi esemplari, alberi monumentali provenienti da tutto il mondo. Una suggestiva passeggiata tra i faggi di epoca napoleonica, castagni d’India, tigli, platani, noce americano, la sequoia della California, un imponente cedro del Libano con i suoi 200 anni di vita e un tronco di oltre sette metri e mezzo di circonferenza.

E ancora il Ginko Biloba, caratteristica essenza giapponese, l’albero dei tulipani che in autunno sembra dipinto da un artista, i 36 metri di altezza del cipresso delle paludi e le due querce gemelle di 250 anni (la Farnia e la Quercia rossa americana).

Mentre subito dopo Villa Mirabellino si staglia una imponente quercia secolare protetta da sambuchi e tassi. E proseguendo nel bosco fino a viale Vedano, dopo aver passato un noce, lungo viale Mirabello è dominato da un maestoso ippocastano di duecento anni. Mentre nei Giardini della Villa, la Passeggiata Reale racconta e mostra gli elementi che hanno caratterizzato i giardini della Reggia, le componenti non più esistenti, la parte all’inglese e la sua evoluzione, il grande disegno paesistico, gli esemplari botanici di pregio e il Tempietto neoclassico restaurato l’anno scorso. Sempre oggi sarà possibile proseguire, all’interno della Villa, la visita alla Sala di bellezza delle sovrane e alle 28 stanze tra sale e appartamenti in un vero e proprio viaggio nella storia dagli Asburgo ai Savoia. Chi, invece, vorrà dedicarsi alle bellezze naturalistiche, potrà utilizzare un trenino elettrico e andare alla scoperta del Parco.