DARIO CRIPPA
Cronaca

Un anno vissuto pericolosamente. Cosche, droga, armi e Far West

I militari agli ordini del colonnello Rosario Di Gangi celebrano l’anniversario presentando il bilancio

Una giornata di festa, la deposizione della corona davanti alla stele all’ingresso del Comando provinciale, una mostra, le scolaresche, lo schieramento di una compagnia di formazione con le componenti dell’Arma territoriale e dei reparti speciali operanti in provincia, alla presenza di autorità civili, militari e religiose della provincia. Ieri si celebrava il 210esimo anniversario di fondazione dell’Arma dei carabinieri, e a Monza è stata anche l’occasione per tracciare un bilancio di un anno di lotta alla criminalità sia comune che mafiosa, in grado di smantellare sodalizi dediti alle truffe telematiche o agli anziani, di neutralizzare ingenti traffici di stupefacenti o di individuare nuove forme di condizionamento dell’economia lecita poste in essere da soggetti contigui alla ‘ndrangheta.

Sul fronte della violenza di genere, molto sentita dalla popolazione e di grande attualità, i carabinieri agli ordini del colonnello Rosario Di Gangi hanno attivato 415 procedimenti penali da “codice rosso”. E nei primi 5 mesi dell’anno in corso, questi ammontano già a 264. Si è provveduto anche a migliorare e potenziare gli strumenti di tutela delle vittime, favorendo l’allestimento di ambienti dedicati all’accoglienza e all’ascolto protetto presso le caserme. Sono state complessivamente identificate oltre 133.000 persone e controllati più di 77.000 veicoli, con un incremento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente.

Il Nucleo Investigativo ha dato compimento forse all’operazione più grossa, denominata “Crypto“, che ha portato ad assicurare alla giustizia 30 indagati (di cui 20 destinatari di custodia in carcere, 3 ai domiciliari e 7 di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico nazionale e internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e armi da guerra. Altre 18 persone su un numero complessivo di 68 indagati, sono stati coinvolte in un’inchiesta per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, associazione per delinquere - aggravata dalle finalità di agevolazione mafiosa. Due gruppi criminali, diretti da un medico calabrese, erano dediti al traffico di stupefacenti, alle frodi dei contributi Covid e ai bonus fiscali diretti alla cosca Morabito, Palamara e Briuzzaniti. Nei guai anche 4 persone ritenute appartenere a un sodalizio con basi operative a Napoli e Milano, specializzato in truffe ai danni di persone anziane e vulnerabili. A Seregno è stato risolto con tre arresti (padre e due figli) il caso della sparatoria (operqazione “Far West“) in mezzo alla strada fra due commandi armati. La Compagnia di Seregno ha arrestato un 21enne, di origini albanesi, che aveva allestito una serra una serra di marijuana. In arresto anche tre minorenni e un 20enne che avevano aggredito la notte di Capodanno un pakistano ubriaco rischiando di ucciderlo.

Alla Compagnia di Monza va il merito di aver arrestato 11 persone dedite allo spaccio. Dall’arresto di uno spacciatore al quartiere San Fruttuoso di Monza si era risaliti ai fornitori. Nel corso delle indagini era stato arrestato un uomo con 35 chili di marijuana, ed era stato scoperto un deposito con altri 25 chili della stessa sostanza, 7 di hashish e 2 di cocaina. Violenze in famiglia: militari monzesi avevano anche arrestato un cittadino kossovaro che ad Arcore aveva accoltellato la compagna e la figlia di lei. I carabinieri di Vimercate si sono segnalati per l’arresto di una banda una banda dedita all’assalto dei bancomat (12 colpi, oltre 250mila euro di bottino). I militari di Bellusco hanno invece sottoposto a fermo una 40enne cubana, che adescava clienti e li drogava per poi rapinarli. I militari di Desio hanno invece sgominato un gruppo (3 persone) che rubava auto di grossa cilindrata e gli incassi delle slot machine.