'Ndrangheta a Seregno, in Tribunale per l'interrogatorio l'ex vice sindaco Mariani

In mattinata Antonio Lugarà ha chiesto i domiciliari: "Tranquillo con la coscienza"

Antonio Lugarà (a destra) con il consigliere comunale Stefano Gatti

Antonio Lugarà (a destra) con il consigliere comunale Stefano Gatti

Seregno (Monza Brianza), 28 settembre 2017 - "Mi sento tranquillo e a posto con la coscienza e in 40 anni di attività non ho mai avuto problemi". E' il commento fatto nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip monzese in carcere da Antonio Lugarà, il costruttore di 64 anni di Seregno arrestato in un'inchiesta della Procura di Monza per corruzione nell'urbanistica con voto di scambio a Seregno.

Al termine dell'interrogatorio i difensori di Lugarà, gli avvocati Luca Ricci e Bruno Brucoli, hanno chiesto gli arresti domiciliari.

"Ha risposto a tutte le domande e spiegato l'assoluta regolarità dell'iter amministrativo sull'area contestata e di non avere inciso in alcun modo sull'elezione del sindaco Edoardo Mazza - ha dichiarato l'avvocato Ricci - Nessuna domanda è stata invece posta su contiguità con il mondo criminale peraltro non contestata". Il legale ha aggiunto che Lugarà "soffre di seri problemi di salute in quanto reduce da un intervento chirurgico, ma è stato molto combattivo e preciso".

Nel pomeriggio si è presentato in tribunale con il suo difensore, l'ex vice sindaco Giacinto Mariani, indagato e destinatario di una richiesta di misura interdittiva all'esercizio di pubblici uffici, che ha già colpito l’assessore a protezione civile e servizi demografici del Comune di Seregno Gianfranco Ciafrone (vicesindaco nella ex Giunta Mariani) e il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune Franco Greco. Mariani aveva annunciato le sue dimissioni mercoledì sera ad Albiate durante una manifestazione con Salvini.