Mobilitazione per gli antichi tram "E ora addio anche ai vecchi binari"

Grande attenzione al trasloco dagli amanti di vetture d’epoca che chiedono di tutelare più mezzi, anche con un museo

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di Alessandro Crisafulli

Ha destato grande rumore il blitz (non comunicato nemmeno al municipio) con il quale a inizio settimana Atm ha spostato 9 vetture storiche dal deposito abbandonato di corso Italia per metterle al sicuro in quello di Precotto, a Milano.

Grande curiosità, attenzione e anche un po’ di apprensione da parte degli appassionati del settore, molto numerosi, che appena scoperto quanto stava accadendo hanno iniziato a seguire tutto, pubblicando fotoreportage, aggiornamenti, interrogativi su alcuni gruppi specializzati. Si sono mobilitati ad esempio gli Amici del deposito Atm di Desio, che hanno candidato lo stesso a Luogo del cuore del FAI. E anche la Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali (Fiftm), perché la speranza di molti è che i mezzi più pregiati possano essere restaurati ed essere esposti proprio in un museo. "Effettivamente i rotabili a Desio sono 42 – dice Gabriele dell’Oglio, ingegnere e referente del Comitato Amici del deposito Atm –. So bene che Atm difficilmente li preserverà tutti, tuttavia va evidenziato che tutti i rotabili di Desio sono stati costruiti prima del 1952, con alcuni mezzi ricostruiti negli anni ‘60, cioè oltre 70 anni fa. Per questo, sono soggetti al Codice dei Beni Culturali. Al netto dei doppioni, i mezzi da preservare sono più dei nove dei quali ha parlato l’Azienda. Peraltro, non condivido la soluzione adottata di trasferire solo una delle motrici dei bloccati serie 800, la motrice Oms, e non l’intera composizione". Cinque sono appena stati traslocati: una motrice tipo Desio, una littorina Oft, una motrice tipo Oms, e due rimorchi, uno tipo Carovana e uno tipo Costamasnaga.

"Altre quattro unità saranno spostate a settembre – ha spiegato Atm – in questo modo andremo a completare l’operazione di salvataggio. Nel deposito desiano rimarrà ben poco, alcuni pezzi non di pregio. Il destino dell’area è quello di essere riqualificata, ma non si sa ancora con quale tipologia di uso".

"Anche noi abbiamo contribuito a questo importante risultato – sottolinea la Fiftm in una nota – per salvaguardare alcune pregevoli vetture da molti anni abbandonate".

Restano gli interrogativi sugli altri 33 mezzi che rimarranno a Desio. Che fine faranno? Atm ha già annunciato che l’area sarà riqualificata, si prospetta quindi una possibile dismissione delle altre unità. Intanto, a Desio, ci si interroga sul perché non sia stato avvisato il Comune ("non ne sapevamo nulla", ha dichiarato il vicesindaco Andrea Villa) e da più parti, visto che si sono smosse le acque, si chiede che si proceda prima possibile anche con la tanto attesa, annosa, rimozione dei binari inutilizzati e pericolosissimi per la circolazione.