Monza, sassi contro la casa delle migranti in quarantena e dei loro figli

Un gruppetto di adolescenti ha colpito una finestra sfiorando una delle ospiti

Sono intervenute le Volanti della polizia

Sono intervenute le Volanti della polizia

Monza, 21 luglio 2020 - In quella casa , ci vivono dieci donne. Sono migranti, di diversa nazionalità. Africane, alcune di origine subsahariana, altre invece della parte settentrionale dello stesso continente. Sono tutte ospiti, molte richiedenti asilo e in attesa di permesso di soggiorno. Qualcuna ha anche i figli al seguito, tre i bambini nella fattispecie presenti nella struttura. Quasi tutte vengono da storie di grande fatica e sofferenza.

Fra l’altro, in questo momento, sono costrette a non mettere il naso fuori di casa: una di loro è infatti risultata positiva al coronavirus. E pure una bambina, anche se asintomatica. Pertanto, si trovano tutte in quarantena. Ecco, dipinta la cornice, tocca raccontare che lunedì sera sono state vittima di un vile attacco - qualora sia stato intenzionale - o comunque di un atto vandalico, comunque un gesto da irresponsabili. Erano all’incirca le 23 quando un gruppetto di ragazzi rimasti ignoti, secondo le prime testimonianze di età compresa fra i 14 e i 16 anni, ha scagliato un sasso della grandezza di un pugno contro una finestra del primo piano dell’edificio, ubicato in via Sant’Alessandro 47, estrema periferia della città.

Il grosso sasso ha infranto il vetro di una finestra, è entrato nell’appartamento e ha sfiorato una delle donne ospiti, per fortuna senza ferirla. Sul posto sono intervenuti una Volante della Questura di polizia e una pattuglia della polizia locale per effettuare gli accertamenti del caso. Si indaga.