La metropolitana leggera ha trovato il binario giusto

Passo avanti per il prolungamento della linea M2 da Cologno Nord a Vimercate. Accordo sui fondi per approfondire il progetto di fattibilità tecnico-economica

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di Barbara Apicella

Sarà una metropolitana moderna, leggera e su rotaia quella che, dopo anni d’attesa, collegherà il capolinea della M2 Cologno Nord anche con la Brianza. Una metrotranvia (questa la traduzione in italiana di quella che all’estero si chiama light rail transit) che collegherà il capolinea della MM2 di Cologno Nord con quello che diventerà il capolinea della MM2 a Vimercate, in piazza Marconi.

Così quanto è stato definito dall’accordo per il finanziamento dell’approfondimento del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il prolungamento della linea metropolitana M2 da Cologno Nord a Vimercate. Un accordo sottoscritto dal Comune di Milano, dalla Regione Lombardia, dalla Città Metropolitana di Milano, dalla Provincia di Monza Brianza, e dai Comuni direttamente interessati (Cologno Monzese, Brugherio, Carugate, Agrate Brianza, Concorezzo e Vimercate). Una scelta – quella della metropolitana leggera – che arriva dopo anni di approfondimenti ma anche di discussioni, di analisi di opportunità tra i vari enti coinvolti. Una scelta che arriva quasi due anni dopo la presentazione del progetto da parte di MM Spa.

Numerosi incontri tecnici, poi la scelta definitiva di realizzare una metropolitana leggera. Una metropolitana che vede combinate le caratteristiche estetiche del tram e quelle tecnologiche della metro. Un’altra caratteristica sarà quella, una volta entrata nei centri abitati, di avere diritto di precedenza agli incroci.

Questa metropolitana leggera e su rotaia partirà da Cologno Nord per poi collegare tutta la zona nord est del bacino della Città Metropolitana di Milano, allungandosi fino in Brianza nei comuni di Brugherio, Agrate Brianza, Concorezzo, Vimercate (e la confinante Carugate). Un bacino caratterizzato da un importante numero di attività imprenditoriali che richiamano lavoratori da fuori, ma al tempo stesso anche per un elevato numero di abitanti che, per lavoro (ma anche per studio o per svago), devono spostarsi su Milano e sulle zone limitrofe. E poi, naturalmente, devono ritornare a casa. Il progetto prevede un percorso di 12,1 chilometri: per 4 chilometri nei centri abitati di Brugherio e di Vimercate come un tram (dovendo attraversare anche quattro incroci), gli altri 8 senza interferenze con le strade urbane. Lo studio prevede undici le fermate (in media ogni 1,2 chilometri) velocità commerciale di 32 chilometri l’ora, una frequenza di punta ogni 5 minuti per direzione, per trasportare da 3.000 a 3.500 persone ogni ora. Tredici le vetture in attività, che avranno un loro deposito, lunghe più di 40 metri e larghe circa 2,5, con 280 posti a sedere. La linea avrà personale a bordo, banchine di fermata lunghe 50 metri. Questa sembra davvero la volta buona: gli enti hanno reperito i fondi e i tecnici devono solo mettersi al lavoro. L’approfondimento del progetto è stato affidato a MM e ha un costo stimato complessivo di 174mila 400 euro. Il progetto dovrà definire gli standard infrastrutturali del sistema, effettuare un’analisi plano altimetrica del tracciato, verificare le principali interferenze ed eventuali vincoli attuali e futuri, valutare il deposito rotabili e approfondire il nodo di Cologno Nord M2. Lo studio sarà inoltre corredato di verifiche in merito all’incidenza delle alternative di tracciato e delle fermate. L’analis sarà cofinanziata tra Regione Lombardia, Comune di Milano e i comuni di Brugherio, Carugate, Agrate Brianza, Concorezzo e Vimercate. All’analisi, che dovrà definire bene e superare alcune criticità del percorso per renderlo il più efficiente ed efficace possibile, seguirà il completamento del Progetto di fattibilità tecnico-economica, importantissimo per recuperare le risorse.