"La Dad aumenta le disuguaglianze ma i nostri ragazzi se la caveranno"

Luca Mussi, docente ed esperto controcorrente: "Molti si lasciano andare ma ci sono siti che aiutano"

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di Alessandro Crisafulli

"Gli studenti passati non riusciamo a contarli, ma abbiamo contato le ore di lezione: 14mila". Luca Mussi è un giovane docente di Matematica e Fisica in un liceo di Milano. Cinque anni fa ha anche fondato un centro di supporto allo studio a Desio: PerCorsi. Degli studenti quindi, ormai, conosce tutti gli aspetti. E conosce bene come stanno vivendo la didattica a distanza. "Li ritroveremo cambiati – dice – ma non tutto è da buttare di questo anno: ne nasceranno nuove soluzioni e opportunità".

Come è cambiato il modo di fare lezione con la Dad?

"Abbiamo dovuto reinventare il rapporto con gli studenti, trovando nuove strategie modificando la didattica. La difficoltà maggiore è la mancanza del contatto visivo, di quel feedback e quella interazione che solo la presenza possono dare".

Cosa hanno sofferto di più gli adolescenti?

"La mancanza di socialità che a quell’età è determinante. E la mancanza di punti di riferimento. Si trovano spaesati, stanno navigando a vista e quindi si fanno trascinare dalla corrente".

Lo studio è diminuito?

"Inevitabilmente. Perché è diminuita la richiesta ed è diminuita molto la motivazione: da un anno sono frastornati dalle continue notizie e dai cambi di direzione che li riguardano. Per fortuna quest’anno non ci saranno promozioni garantite per tutti, che farebbero solo calare ancora l’impegno e gli stimoli".

Ne stanno pagando di più gli studenti più bravi o quelli che facevano fatica?

"Chiaramente questi ultimi, perché si ritrovano da soli e si lasciano andare. Chi invece aveva un metodo di studio consolidato lo sta portando avanti. Diciamo che la Dad ha ampliato le diseguaglianze. Anche fare i furbetti da dietro un computer può essere più facile. Ma i docenti mediamente se ne accorgono".

Come avete trovato i ragazzi in difficoltà?

"Hanno bisogno di una guida. Per questo le lezioni uno a uno, seppur a distanza, sono molto utili e costruttive. Puoi parlare, ricreare un rapporto umano".

Quali consigli per rinnovare il proprio metodo di studio?

"Sfruttare al meglio le potenzialità del web. Ci sono siti, piattaforme, app che aiutano tanto".

Per la maturità invece?

"Ci sarà solo l’orale sarà quindi determinante non solo il contenuto ma anche il modo di comunicarlo. Consiglio di badare e prepararsi bene anche su questo aspetto, sul come si dice quello che si è appreso".