Cristina Bertolini
Cronaca

Monza, islamici e cristiani alla cena di Iftar: “Siamo una città attenta al dialogo”

Una cinquantina di appartenenti al mondo islamico cittadino accolti all’oratorio di San Biagio Preghiera e condivisione di piatti tradizionali. Il sindaco Pilotto: “Segno della maturità di un rapporto”

Monza, islamici e cristiani alla cena di Iftar

Monza, islamici e cristiani alla cena di Iftar

Monza –  Sabato sera all’insegna della condivisione, all’oratorio di San Biagio. La comunità islamica è stata accolta dal Consiglio pastorale della parrocchia (guidata dal parroco don Umberto Oltolina) per la decima edizione della cena di condivisione Iftar (Rottura del digiuno) “Saperi e sapori“, nel periodo del Ramadam.

Presenti l’Imam di Monza Ibrahim Elfergani, la vicedirettrice del centro islamico Tahany Shahin, detta Titty che da anni organizza queste serate in cui la comunità islamica si apre e dialoga col territorio, l’arciprete del Duomo, monsignor Silvano Provasi, oltre al sindaco Paolo Pilotto e le assessore Arianna Bettin e Viviana Guidetti. Coinvolti anche gli istituti scolastici Civica scuola Borsa con 4 ragazzi e un docente che servivano ai tavoli e 3 ragazze di 2° M, in rappresentanza del liceo artistico Nanni Valentini, sotto la guida della professoressa di italiano Maria Grazia Santoro, insieme a tanti volontari della parrocchia. Oltre un centinaio gli ospiti italiani e una cinquantina di musulmani.

Ma il grosso del lavoro è stato affidato a una squadra di signore della comunità islamica, che hanno cucinato almeno una decina di piatti tipici titpici, fra zuppa, carne di manzo con prugne e mandorle, risi speziati, involtini di verdure e ovviamente l’ hummus di ceci che accompagna tutto il pranzo con il pane azimo. Immancabile l’enorme varietà di dolci a base di miele e frutta secca. l’Imam ha recitato la preghiera e a seguire la giovane Raien, Pr della comunità che ha sottolineato il valore della serata in cui persone di fede diversa sono unite.

Un pensiero speciale è andato ai Paesi in guerra, dalla Palestina, all’Ucraina, dal Congo al Sudan. «Il decimo anno è un anniversario significativo - ha osservato il sindaco Paolo Pilotto - è segno della maturità di un rapporto e di una città attenta al dialogo. L’amministrazione intesse più facilmente il dialogo con le comunità straniere che riescono a strutturarsi al loro interno".