Influenza australiana e bambini: pronto soccorso in emergenza

Numeri da record nelle strutture di Vimercate e Desio, pediatria presa d’assalto soprattutto nei fine settimana

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di Barbara Calderola

Influenza in molti casi con complicanze polmonari per adulti e bambini, accessi record in questi giorni ai pronto soccorso dell’Asst Brianza.

A Vimercate e Desio si contano ormai stabilmente 230 pazienti al giorno a testa, la gran parte colpiti dall’epidemia di australiana che sta mettendo in ginocchio l’emergenza. Ma in generale il servizio registra numeri record, al Pio XI in un anno i malati passati dal triage sono stati 55mila, "dato in crescita", sottolinea la direzione, in città si è arrivati addirittura a 75mila, stesso trend.

Un quadro che si fa ancora più nero per i piccoli, a novembre i bimbi visitati al pronto soccorso pediatrico a Vimercate sono stati 1.008, quasi il 40% in più di ottobre, quando si erano fermati a 687. Un andamento confermato dal confronto anno su anno, nel novembre 2019, prima della pandemia, i piccoli pazienti erano stati 744, nel 2020 in piena emergenza virus, 169 e nel 2021, 794. Per il primario Marco Sala la risalita è frutto di un mix di cause, "certamente l’impennata dei mali di stagione, ma anche da una rete di pediatria territoriale in sofferenza". Il boom di arrivi si registra infatti nel fine settimana, quando lo specialista di famiglia non c’è. Domenica poi, abbiamo avuto il doppio di malati di sabato". Sala rivolge un appello alle famiglie: "In questa situazione i tempi si allungano, dobbiamo dare priorità ai casi più gravi, le attese possono creare tensioni, ma noi stiamo davvero facendo tutto il possibile.

Il virus sinciziale che si aggiunge alla classica influenza e che colpisce i più piccoli presenta forme gravi e impegnative in termini di assistenza: quando si è in attesa non è sempre chiaro che chi è in condizioni critiche ha la precedenza". Problemi che gli ospedali brianzoli provano a tamponare "con una rete che abbiamo creato fra noi – spiega il primario –. Monza si sobbarca l’onere del trasporto dei bebè in difficoltà verso strutture più libere, o più adatte al caso, fornendo culla e neonatologo. Oltre a noi ci sono Desio, Carate, Melzo e Cernusco sul Naviglio. Abbiamo cominciato l’anno scorso e stiamo proseguendo".

Una necessità confermata anche dai numeri del Pio XI. A novembre, a Desio, gli accessi al pronto soccorso pediatrico sono stati 1.313, un terzo in più di ottobre, sempre per gli stessi problemi di Vimercate.

"Il dato – sottolinea il primario Patrizia Calzi – è decisamente superiore a quello del periodo pre-Covid".