Luca, morto a 15 anni in Francia: il dolore di mamma Manuela

Il giovane di Concorezzo era a bordo del camper insieme alla sua famiglia, quando due tir hanno stritolato la vettura

L'incidente mortale sulle autostrade francesi

L'incidente mortale sulle autostrade francesi

Concorezzo (Monza Brianza), 8 agosto 2018 - Farsi trainare dal vento. Questo amavano Alessandro Marziano e la sua famiglia, il kitesurf: questo aveva imparato ad amare anche il figlio più giovane Luca, 15 anni. E questo sarebbero andati a fare in Portogallo, al termine dell’ennesimo viaggio a bordo del loro camper, se una tragedia, sotto forma di due tir che li hanno stritolati su un’autostrada francese giovedì scorso, non avesse interrotto per sempre i loro sogni.

«Mamma Manuela (Merlini, ndr), la nostra collega, che insegnava Lettere nella scuola media di Concorezzo - racconta una professoressa che preferisce restare anonima - è disperata: l’abbiamo sentita l’altro giorno al telefono e non fa altro che piangere, non riesce neppure a parlare». Nell’incidente avvenuto sull’autostrada A54, all’altezza dello svincolo Nimes-Garons, in Occitania, sud della Francia, il loro camper per il traffico era stato costretto a rallentare, come gli altri veicoli davanti a lui, compreso un autoarticolato. Un secondo tir che procedeva alle loro spalle però non si era accorto in tempo di quanto stava accadendo ed era piombato sul loro camper, schiacciandolo contro l’autoarticolato che procedeva davanti. Il veicolo della famiglia Marziano era stato letteralmente disintegrato. E per Luca, che viaggiava sul retro, non c’era stato nulla da fare: era morto sul colpo.

La sorella di 19 anni era rimasta invece seriamente ferita: operata, le hanno applicato alcune lacche alla schiena. Il padre era stato operato all’anca, la mamma era stata quella che se l’era cavata forse meglio dal punto di vista fisico, ferita a un braccio. Intanto la comunità di Concorezzo si è unita sgomenta nel dolore. Domenica scorsa in parecchi si sono ritrovati alla chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano per recitare un rosario. Alcuni amici che dovevano raggiungere la famiglia Marziano in Portogallo per praticare il kitesurf sembra che li abbiano intanto raggiunti in Francia per far sentire la propria vicinanza.

«Fino al 31 luglio avevamo lavorato assieme al convento delle suore Preziosine di Monza - racconta un collega -: Alessandro aveva una piccola impresa di ristrutturazioni edili, avevamo scherzato sulle sue prossime vacanze: ogni volta che ce n’era occasione partivano tutti per praticare il kitesurf, fa male pensare a quanto successo. So che l’altro giorno ha telefonato personalmente dall’ospedale ad alcuni committenti per avvertirli che avrebbe avuto problemi a portare a termine i lavori che aveva programmato con loro...».