Carnate, il treno fantasma e il tentativo di depistaggio dopo il deragliamento

La Procura ha messo sotto accusa 2 dirigenti e 4 dipendenti Trenord per la strage sfiorata il 19 agosto di due anni fa alla stazione di Carnate

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Tentato depistaggio e frode in processo penale a carico di due dirigenti Trenord per il deragliamento del treno a Carnate e simulazione di reato per le minacce di morte al sindaco di Ornago. Sono i colpi di scena portati da due particolari inchieste chiuse dalla Procura di Monza nel 2022. Per il deragliamento del treno a Carnate è stato chiesto il rinvio a giudizio di 6 dipendenti Trenord. Le accuse restano quelle di disastro colposo e lesioni personali colpose per il capotreno, il macchinista e 2 addetti alla manutenzione e l’accusa di tentativo di depistaggio e di frode in processo penale a carico di 2 dirigenti. Il 19 agosto 2020 il convoglio, proveniente da Milano Porta Garibaldi e diretto a Paderno Robbiate, giunto a fine corsa alla stazione si è invece rimesso in moto da solo senza guida né controllo perché gli addetti erano andati al bar a bere il caffè. Fortunatamente c’era un unico passeggero a bordo, Salak El Mansouri, che se l’era cavata con contusioni per 40 giorni di prognosi. Secondo la pubblica accusa, rappresentata dal pm monzese Michele Trianni, coordinato dal procuratore Claudio Gittardi, il treno Trenord 10767 "veniva lasciato incustodito senza inserimento di freno di stazionamento e di freno a molla. Essendosi verificata un’anomala ricarica della condotta generale del freno continuo il convoglio, privo di personale di bordo, riprendeva autonomamente la sua corsa in direzione Milano e terminava la corsa alla stazione di Carnate sviando sul tronchino, sfondandolo e deragliando sul terrapieno".

Secondo gli inquirenti il disastro è stato causato anche dalla "condotta del personale della squadra manutentiva che aveva da poco sottoposto a revisione l’impianto frenante, senza riscontrare il malfunzionamento". Inoltre, nel corso delle indagini, sarebbe emerso "come alcune figure dirigenziali di Trenord, intuita la causa del guasto, al fine di ostacolare le indagini sul disastro ferroviario, abbiano fatto rimuovere dal relitto della vettura semipilota - e poi occultato - il rubinetto del freno ed il rubinetto di intercettazione".

Sarà invece processato il 12 gennaio per simulazione di reato Daniel Siccardi, sindaco di Ornago. Per la Procura di Monza “Fred“, il presunto autore delle mail minacciose a lui recapitate, non esisterebbe. A scrivere i terrificanti messaggi minatori sarebbe stato lo stesso primo cittadino brianzolo. Lui nega tutto. Per l’ accusa le mail sarebbero partite dalla sua abitazione e secondo i carabinieri i messaggi di posta elettronica sarebbero stati inviati dal suo domicilio e dal suo cellulare. Siccardi si difende: "Qualcuno si è intrufolato nei miei account".

S.T.