di Barbara Apicella Da anni sono un punto di riferimento per i senzatetto che vivono nella zona della stazione Centrale di Milano. Non solo portando bevande calde e coperte due volte alla settimana, e il pranzo della domenica. Ma aiutandoli anche a imparare la lingua italiana, a scrivere un curriculum, a disbrigare pratiche burocratiche. Adesso con la loro esperienza e con la loro sensibilità aiuteranno le persone senza fissa dimora della Brianza. Partirà a febbraio il progetto dell’Unità di strada che vedrà coinvolti i volontari di Foodforall, sodalizio nato a Monza da un’idea di Amrita Ceravolo e che ormai è diventato un punto di riferimento, non solo per i clochard milanesi, ma anche per molte famiglie di Monza e Brianza (spesso con bambini) che stanno attraversando un momento di difficoltà economica. "Siamo molto felici di aiutare anche il nostro territorio – spiega Ceravolo -. Siamo un gruppo nutrito di volontari: alcuni impegnati nella preparazione dei pasti e nella raccolta del materiale, altri direttamente nella distribuzione". Le richieste di aiuto non si fermano solo alla coperta o a un paio di scarpe. "Aiutare per noi, così come per molti colleghi che lavorano nel volontariato sociale, è dare un’opportunità di riscatto alle persone che, per motivi tra i più disparati, si trovano ad attraversare un momento di difficoltà". A non avere una casa, a non avere un pasto caldo, a non avere vestiti di ricambio. I numeri dell’associazione sono importanti: ogni mese vengono distribuite 250 coperte, 200 pantaloni, maglioni, felpe, 50 paia di scarpe, 1000 pasti caldi, 100 litri di bevande calde (the, caffè, cioccolata), e 200 kg di cibo alle famiglie. L’impegno e la richiesta di aiuto alla popolazione aumenta. Con le uscite in alcuni Comuni del territorio Foodforall ha bisogno di nuovi volontari. "Persone che regalino qualche ora di una serata ...
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