I “cantieri“ in città. Nei sacchi dei volontari quasi 4 tonnellate di rifiuti abbandonati

Dagli scout ai pensionati dei quartieri: coinvolte oltre 4.700 persone. Mobilitazione in 130 zone tra strade, sottopassi, giardini e scuole.

I “cantieri“ in città. Nei sacchi dei volontari quasi 4 tonnellate di rifiuti abbandonati

I “cantieri“ in città. Nei sacchi dei volontari quasi 4 tonnellate di rifiuti abbandonati

Anche quest’anno Monza si è rimboccata le maniche per pulire e mettere in ordine i suoi spazi con la nona edizione delle Pulizie di primavera. Sono stati 130 i “cantieri“ di pulizia sparsi in città, in cui 4.700 volontari si sono messi all’opera per tutta la mattinata e talvolta anche il pomeriggio. Straordinari i risultati ottenuti: oltre ad essere stati liberati dai rifiuti e riordinati tante aree verdi e spazi pubblici - raccogliendo circa 5 chili di mozziconi, 100 chili di plastica, 900 di rami, 590 di vetro, 200 di carta e altri 1.990 chili di indifferenziata -, sono state piantumate 3mila piante stagionali, 2mila aromatiche, messi a dimora 30 chili di semi per prato e realizzati tre nuovi murales. Tra i volontari gruppi scout, associazioni giovanili, guardie ecologiche, volontari della protezione civile, sottoscrittori dei Patti di collaborazione, giovani del servizio civile e una trentina di persone migranti ospiti nel Centro di accoglienza di via Monte Oliveto. Ben 73 i cantieri nelle scuole. Da record anche quest’anno la primaria Puecher, che ha registrato più di 220 presenze. Bellissimo vedere anche bambini e bambine all’opera, nell’atto di pitturare i due nuovi murales sulla facciata d’ingresso della scuola, ormai quasi interamente affrescata con scene di sport e di svago, mentre a coordinarli era l’insegnante Valeria Lorusso. All’interno poi sono state verniciate due classi e a ricevere cura sono stati anche il giardino e l’orto botanico.

"Ormai è consolidata la nostra collaborazione col Comune, e la partecipazione viva di genitori, nonni, e di tutto il personale scolastico": il commento soddisfatto della referente di plesso Elisabetta Mauri. Scenografico poi il nuovo murale dell’Iis Enzo Ferrari a San Rocco, ideato e disegnato dall’insegnante Vittoria Alemanno e dal collaboratore scolastico Domenico De Rubeis, per poi essere colorato anche dagli studenti. "Raffigura Enzo Ferrari da giovane, con a lato la sua proiezione in età adulta – spiega la docente –, un modo per figurare il passaggio generazionale, quando dai sogni si passa alla realtà, come vuole fare questa scuola, che non si occupa solo di insegnare meccanica, ma anche cultura e creatività". Nel frattempo anche l’atrio veniva ridipinto da studenti, genitori e docenti, tra cui Giorgio Caccamo, responsabile dell’Ufficio tecnico, che ha commentato: "Bella questa voglia di cura nei ragazzi in questo primo nostro anno di Pulizie di primavera". Altri due grandi murales sono stati realizzati in spazi pubblici. Uno nella parete del sottopasso tra via Durini e via Grassi/Rota, sul versante Durini, l’altro nel sottopasso di via Bergamo. Il primo è nato dalle mani degli studenti della Consulta provinciale studentesca con l’aiuto di Arci Scuotivento per "dire no a tutti i conflitti mondiali", come spiegato dal coordinatore della Consulta Riccardo Boscolo.

Il secondo dall’insegnante d’arte Francesco Scapolatempore e dalla studentessa Maya Bonfanti, raffigurante una scena di Dragon Ball, come omaggio al compianto Akira Toriyama. Non solo giovani però: anche persone più in là con l’età, ma non per questo con meno energia hanno dato il loro contributo. È questo il caso dei volontari delle case Aler nel parco di via Fiume a San Rocco, coordinati da Pino Saccà, che ha sottolineato di "non aver trovato siringhe o cucchiaini, ma solo un po’ di rifiuti di carta, plastica e vetro, a dimostrazione di un quartiere civile e vivibile", o come hanno fatto martedì i volontari di Auser a Brugherio, ripulendo alla grande gli spazi della Casa di Comunità di Brugherio.

A.S.