
di Barbara Calderola
Tanta didattica all’aperto nei 15 atelier previsti dal Politecnico a Vimercate per il nuovo Centro di via Adda e un anello verde con 10 spazi per scuole e associazioni sono solo alcune novità di un progetto che convince gli istituti.
"Non potrebbe essere diversamente davanti a idee così avveniristiche – dice Daniela Canavero, preside del liceo Banfi –. Siamo di fronte a un piano capace di interpretare lo storico e di proiettarlo nel futuro, si guarda avanti senza tradire il passato. Credo che il cuore di tutto sia la capacità di leggere ‘l’anima’ di ogni singola scuola, è un progetto che stimola la didattica senza contare che si tratterà di un investimento enorme per il territorio. La scelta di rendere vitale il Centro a fine lezione e di aprirlo alla città è interessante, come quella dello sguardo che si allarga al paesaggio grazie a enormi vetrate che rispondono alla logica di un campus. Direi che c’è motivo di essere orgogliosi". Stesso parere per la dirigente dell’Einstein Michelina Maddalena Ciotta. "Ascoltarci e coinvolgerci è importante, abbiamo apprezzato – sottolinea la preside –. Provincia e Politecnico di Milano prospettano soluzioni a problemi storici del Centro, come i parcheggi, il nuovo silos sotterraneo sarà la risposta che aspettiamo da tanto. Poi bisognerà affrontare il nodo della vigilanza e del vandalismo, abbiamo appena subito un furto".
Problemi di cui si è fatto carico il presidente Luca Santambrogio: "Un plesso di queste dimensioni non può che essere fra le nostre priorità – spiega il presidente della Provincia – e il progetto dell’ateneo milanese lo traghetterà nel prossimo cinquantennio".
Senza scordare la quotidianità "sulla quale i nostri tecnici sono sempre al lavoro per garantire condizioni ottimali e un utilizzo adeguato delle struttura", è la conclusione.
Soddisfatto anche il sindaco di Vimercate Francesco Cereda. "Il progressivo aumento degli studenti, l’invecchiamento fisiologico del polo scolastico, che quando fu pensato era sicuramente all’avanguardia, e un livello di manutenzioni in passato non sempre all’altezza, rendono necessari interventi strutturali importanti e non più rinviabili", conclude il primo ciottadino. "Apprezzo che la Provincia consideri prioritari i lavori sia in un’ottica di breve periodo, sia in merito a un ripensamento più profondo e alla riqualificazione complessiva di interni ed esterni".