Arriva il Gran Premio, strage di alberi a Monza

Sacrificati lungo il circuito e in tutto il resto del Parco per questioni di sicurezza

Gli alberi abbattuti a Monza

Gli alberi abbattuti a Monza

Monza, 14 agosto 2019  – Il Gp è alle porte, sacrificati centinaia di alberi lungo il circuito. Per questioni di sicurezza. Un sacrificio programmato. Rimandato da un anno - se non di più - per questione di fondi. E col passare dei mesi e dei nubifragi delle ultime settimane, il numero di piante da abbattere è aumentato notevolmente. Entro i confini dell’autodromo ma anche in tutto il resto del Parco. Dalla scorsa settimana squadre di giardinieri stanno intervenendo nelle aree più critiche che corrono lungo la pista. Un intervento non più rimandabile. Troppo pericoloso far passare un altro Gran premio con alberi “morti in piedi” in mezzo alle tribunette allestite per il pubblico della Formula Uno.

Innescando una catena di segnalazioni, denunce sui social e timori che gli abbattimenti sia funzionali a dare ancora più spazio alla carovana che segue il circus iridato. E se a caldo, il Parco Valle del Lambro - al centralino - cade dalle nuvole non nascondendo di essere ignaro dei tagli in corso nel polmone verde monzese, ci pensa la presidente Eleonora Frigerio a tranquillizare le “anime verdi” della città, in fibrillazione da giorni: "L’autorizzazione al taglio risale al giugno dello scorso anno in relazione allo stato di pericolosità delle piante. Ora i nostri tecnici stanno verificando se il taglio è conforme a quanto autorizzato, ma dai primi riscontri risulta tutto regolare". Scaccia le preoccupazioni su interventi “abusivi” anche Paolo Benvenuti, direttore del Monza Eni Circuit: "Stiamo eseguendo una disposizione ricevuta dal Consorzio e dal Parco Valle Lambro a seguito della relazione dei loro agronomi". Troppe piante malate ancora in piedi, molte pericolanti se non già abbattute dalla furia del maltempo che si abbattuta di recente sulla Brianza. E visto che il 2 settembre Monza e il suo Parco entrano nella settimana calda del Gran d’Italia di Formula Uno, era necessario intervenire per evitare il rischio che alberi, il più delle volte imponenti, possano improvvisamente schiantarsi tra il pubblico.

Così le motoseghe  sono entrate in azione a Biassono, tra la piscina e il campeggio per eliminare decine di robinie morte, nella zona del Serraglio e alla seconda curva di Lesmo. E ancora lungo il muro di Biassono e sul sentiero dalla parte opposta del Serraglio. D’altronde era almeno dal Gran premio dello scorso anno che gli agronomi del Parco allungavano la lista degli abbattimenti da fare. Aggiungendosi all’elenco dei mesi precedenti. Tanto che il via libera del Parco Valle Lambro è datato giugno 2018. Con la possibilità, per l’autodromo, di provvedere entro 24 mesi all’intervento. Ora le “grandi pulizie”. Anche se, guardano avanti al Consorzio, "questi abbattimenti dovranno poi essere compensati con nuove piantumazioni questo inverno".