Gare illegali di moto, blitz al raduno: identificati 40 giovani

Alcuni arrivati anche da Bergamo: 19 multe, fermo amministrativo per 9 veicoli

Controlli Santa Margherita

Controlli Santa Margherita

Lissone, 15 giugno - Più di 40 persone identificate, alcune arrivate perfino dalla provincia di Bergamo, 19 multe comminate e 9 veicoli sottoposti a fermo amministrativo. Sono i risultati del maxi-blitz messo in atto nel pomeriggio di domenica dai carabinieri di Lissone e dagli agenti della polizia locale nella zona artigianale della frazione di Santa Margherita, a nord della città. L’operazione congiunta è scattata dopo le ripetute segnalazioni di moto e motocicli impegnati in acrobazie pericolose, in contrasto con le più basilari norme del codice, lungo le strade su cui affacciano i capannoni industriali, in particolare lungo via dell’Artigianato. Alcuni video pubblicati su Instagram avevano fatto ipotizzare persino vere e proprie gare tra i veicoli.

Proprio attraverso quella piattaforma social era stato convocato un raduno per domenica pomeriggio. Quando però sono entrati in azione anche i carabinieri e la polizia locale, con oltre 15 uomini affiancati da personale in borghese: militari e agenti hanno chiuso le vie di accesso e le vie di fuga e hanno identificato tutti i presenti, oltre 40 fra ragazze e ragazzi, alcuni ancora minorenni, residenti sia a Lissone sia in altre città dell’hinterland monzese. In qualche caso erano arrivati fin da Seriate, in provincia di Bergamo, "a dimostrazione - sottolineano dal Comune - della rilevanza del raduno". «Di ciascun mezzo - spiegano dal municipio - è stata verificata la regolarità tecnica e assicurativa. Sono tuttora in corso ulteriori indagini per rilevare eventuali altre responsabilità a carico delle persone identificate".

Sono state spiccate poi 19 sanzioni per violazioni al codice della strada, come la presenza di parti non omologate su alcuni dei mezzi fermati o difetti nel posizionamento della targa con lo scopo di rendere più difficile identificare il veicolo. Nei casi più gravi si è provveduto al fermo amministrativo dei mezzi, che durerà 3 mesi. Presente, a distanza, all’operazione anche il sindaco di Lissone Concetta Monguzzi, che ha espresso il suo plauso "a polizia locale e carabinieri per il coordinamento dimostrato nella messa in atto di questa azione preventiva". «Purtroppo - rimarca Monguzzi - i ragazzi coinvolti non si rendono conto della pericolosità delle loro azioni e della totale inosservanza del codice della strada. Questa operazione serva di lezione perché questi raduni cessino di esistere in qualunque Comune, non solo a Lissone". "Siamo intervenuti per mettere fine ad azioni che mettono a repentaglio l’incolumità di chi le attua e di chi vi assiste - ribadisce il comandante della polizia locale Matteo Caimi -. I controlli continueranno, anche in borghese, per far sì che situazioni simili non si ripetano".