Meda e la sanità brianzola piangono Galimberti: "Persona straordinaria"

Il ricordo di Antonio Colombo, che per anni aveva lavorato con il dirigente Areu a Desio

Paolo Galimberti, il giorno prima dell'incidente a Meda

Paolo Galimberti, il giorno prima dell'incidente a Meda

Meda (Monza e Brianza), 6 luglio 2019 - “Più volte ho lavorato con lui gomito a gomito, proprio per affrontare le emergenze in seguito agli incidenti stradali. Mai avrei pensato che un giorno proprio lui potesse essere la vittima”. Antonio Colombo, già primario di Neurologia all’ospedale di Desio, ricorda così Paolo Galimberti, 58 anni, il dirigente dell’Areu (Azienda regionale dell’emergenza urgenza) originario di Meda e per anni medico all'ospedale di Desio, investito venerdì nel primo pomeriggio mentre attraversava via Melchiorre Gioia a Milano sulle strisce pedonali. Galimberti è stato dichiarato clinicamente morto dai medici del Niguarda.  

“Era una persona straordinaria – afferma Colombo – dotato di una notevole sensibilità. Medese, era stato il fondatore della Croce Rossa di Mariano Comense. Ed era un gran bravo collega. Io neurologo, lui rianimatore, abbiamo collaborato molte volte in ospedale”.  Galimberti la sera prima dell’incidente aveva partecipato proprio nella sua città a un incontro sulla riorganizzazione della sanità lombarda organizzato dal Cob, Comitato Ovest Brianza. “Sembrava quai una rimpatriata – racconta Colombo – Io e lui ci siamo abbracciati dopo quattro anni con la promessa di trovarci di nuovo senza lasciare passare troppo tempo. Il giorno dopo, da colleghi in lacrime, ho appreso la terribile notizia”.