Freddo a scuola. Via libera ai termosifoni

Genitori a Cesano Maderno e Limbiate chiedono di riaccendere i caloriferi nelle scuole a causa del brusco calo delle temperature. A Lazzate le caldaie sono già accese. Disagi e proteste crescono.

Freddo a scuola. Via libera ai termosifoni

Freddo a scuola. Via libera ai termosifoni

Crollo delle temperature, a Cesano Maderno e Limbiate i genitori fanno pressione sui sindaci perché si possano riaccendere i caloriferi nelle scuole, a Lazzate caldaie accese da ieri. Il brusco calo delle temperature di questo anomalo finale del mese di aprile sta portando disagi anche nelle scuole, dove gli impianti di riscaldamento sono stati spenti come da decreto ministeriale, lo scorso 15 aprile.

Da lunedì però, al rientro in classe dopo due giorni di clima freddo e con ambiente esterno molto umido, sono in aumento le richieste di una riaccensione dei riscaldamenti. A Cesano Maderno, dall’opposizione, la capogruppo della Lega, Marina Romanò, si fa portavoce delle richieste dei genitori. "Mi hanno informato che la temperatura oggi nelle scuole era al di sotto dei 15 gradi, per cui alcune maestre hanno avvisato i genitori dicendo di coprire al meglio i bambini", ha scritto la consigliera al sindaco.

A Limbiate, la protesta corre sui social con genitori e operatori scolastici che denunciano ambienti a 13 gradi nelle scuole d’infanzia dove i bambini peraltro giocano sul pavimento, o al nido comunale. A Lazzate, il sindaco Andrea Monti (nella foto), ha giocato d’anticipo firmando un’ordinanza che consente accensioni straordinarie in deroga fino al 3 maggio. Nel pomeriggio di ieri accensioni anche a Limbiate e Cesano con il sindaco Gianpiero Bocca che precisa: "La normativa consente già accensioni fino ad un massimo di 7 ore senza la necessità di ordinanza. Restano perplessità sull’efficacia visto che domani (oggi, ndr) sarà ultimo giorno di scuola prima di un lungo ponte".

Ga.Bass.