“Dan Daran Dan”, 200 bambini in festa

Il tradizionale corteo scampanellando a tutte le porte della frazione San Pietro ha raccolto dolciumi, leccornie e monetine

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di Sonia Ronconi

Come ogni anno, grande successo per il Dan Daran Dan. L’origine di questa kermesse si perde nelle brume del tempo a quando c’erano povertà e fame e fra Giuan il primo giorno dell’anno girava le strette vie dell’antico villaggio di San Pietro scampanando e suonando alle porte delle famiglie facoltose per chiedere cibo e vestiti per i più bisognosi. Ieri mattina, nella frazione di San Pietro, davanti all’ex Seminario, alle 9.45 è partita l’allegra comitiva di circa 200 tra bambini di ogni età e un centinaio di adulti. Coperti per il freddo sono andati a suonare a tutti i campanelli della frazione. La brigata era preceduta dai due Fra’ Giuann, impersonati da decenni da Fausto Ravelli e Antonio Botton, con tanto di barba bianca e la tonaca del frate domenicano e il bandino di San Pietro comodamente sistemato su un carro e trainato da un trattore, il tutto offerto come sempre dalla ditta Bellingeri.

Il grido augurale, accompagnato da scampanellate e molteplici schiamazzi e da un ritornello che si tramanda da secoli, si interrompe quando dalla finestra o dalla porta di casa arrivano caramelle, dolci, monetine. Come da tradizione il corteo ha invaso le vie della frazione di San Pietro, svegliando anche chi ha festeggiato facendo le ore piccole al veglione di San Silvestro. E, puntualmente per la gioia di bimbi e adulti dalle finestre sono volati dolciumi di ogni genere e anche monete.

La tappa più lunga è stata, come vuole la tradizione moderna, davanti alla casa di riposo Padre Masciadri in via Fantoni. Come sempre le suore e gli ospiti hanno riempito di leccornie i bimbi di Seveso. L’arrivo in via Adua, davanti al supermercato Carrefour, è stato verso mezzogiorno, i bimbi avevano gli zaini pieni di dolci e gli ombrelli aperti. Oltre alla foto di rito da aggiungere agli innumerevoli annuari, il comitato organizzatore ha distribuito a tutti i bimbi intervenuti un pacco di dolciumi, agendina e uova. Presenti la sindaca Alessia Borroni, l’assessore alla Cultura Michele Zuliani e l’agente della polizia locale Antonio Gramignia, da oltre venti anni presente alla tradizione e il giovane agente Gabriele Massimo.