Monza: folla in centro per l’assalto all’ultimo saldo

Con la nuova zona rossa che scatta oggi in tantissimi hanno approfittato del sabato per acquistare capi di abbigliamento scontati

Lunghe file fuori dai negozi

Lunghe file fuori dai negozi

Monza, 17 gennaio 2021 - Monza in un ultimo collettivo urlo di libertà, ieri, fra shopping sfrenato e birretta in piazza con gli amici, prima dell’ennesimo lockdown in zona rossa. Fin dalle prime ore della mattina si sono formate lunghe code davanti ai negozi delle vie dello shopping, per quella che potrebbe essere stata l’ultima giornata di saldi. Le notizie ufficiali parlano, di stretta fino al 31 gennaio, ma a giudicare dall’assalto ai negozi, è evidente il pessimismo generale che spiega la corsa ad accaparrarsi capi in saldo. 

Ore 10, forse tre gradi sopra lo zero: "spero di riuscire ad entrare, sono in coda da 20 minuti - dice una signora indicando una decina di persone davanti a lei fuori da un negozio di abbigliamento - ho visto una giacca che mi interessa... poi da domani, i negozi chiudono e chissà quando potremo ritornarci". Code alle casse anche nelle grandi catene della moda, in via Italia. I più gettonati: capi comodi come maglioni e pantaloni che permettono di stare a proprio agio in casa...con stile. Chiediamo al gestore di un punto vendita famoso "fino a quando starete chiusi?". "Fino al 31?" è la risposta altrettanto interrogativa. Campeggiano ovunque cartelli di saldi dal 50%, al 70%. "Di fatto non è vero - osserva una signora - i prezzi sono alti, anzi alzati in corsa oggi vista l’affluenza e gli articoli non sono usciti dalla vetrina, ma sono fondi di magazzino. Ho chiesto il prezzo di una giacca: da oltre 400 euro, la commessa mi ha sparato poco più di 300, ben lungi dal 50% di sconto e non è scritto sul cartellino".

Dal triangolo dello shopping monzese passiamo poi in piazza San Paolo. Ore 13. Ancora coda davanti alla macelleria: il rifornimento è d’obbligo...perché non si sa mai... e poi fuori capannelli felici e ignari di persone che sfruttano l’ultimo giorno per ritrovarsi tra amici, rigorosamente all’aperto, consumando un bicchiere di birra in piedi. Complice l’attività nutritiva si cala la mascherina. Si parla di tutto: dal calcio immancabile, alla vigilia dell’attesissima Inter/Juve e poi c’è chi si spertica in riflessioni e osservazioni sul lockdown: "qui siamo all’aperto e non succede niente, ma vuoi mettere a settembre quando le scuole erano aperte? - dice un signore - 8 milioni di studenti che si muovono, tra bus e treni, lì si che schizzano i contagi". Si innesca la collera di una mamma che la situazione dei ragazzi a casa la vive e il dibattito va avanti sotto un sole gelido, ma l’importante è ritrovarsi e domani si vedrà...