STEFANIA TOTARO
Cronaca

Coltellata al vicino di casa per i guaiti dei suoi cani: condannato per tentato omicidio

Il Tribunale di Monza ha inflitto ad un 60enne 4 anni e 8 mesi di reclusione. L’uomo era già stato denunciato per alcune discussioni violente con altri condomini

Un processo al Tribunale di Monza (Foto di archivio)

Un processo al Tribunale di Monza (Foto di archivio)

Monza, 14 Febbraio 2024 - A Ferragosto aveva aggredito e accoltellato all'addome un vicino di casa 28enne perché infastidito dai guaiti dei suoi cani.

La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Angela Colella ha condannato per tentato omicidio a 4 anni e 8 mesi con il rito abbreviato A.M., 60enne residente a Monza in via Bramante da Urbino.

L'imputato, ancora detenuto in carcere per questo fatto, dovrà anche pagare un risarcimento dei danni alla vittima, N.P., per il fendente che gli ha sfiorato il fegato e avrebbe potuto ucciderlo.

A chiamare la polizia e a chiedere l'intervento degli agenti della Questura nel pomeriggio del 15 agosto scorso era stata una donna residente nel palazzo che aveva sentito delle urla provenire dalle scale del condominio. Al loro arrivo i poliziotti avevano trovato il 28enne seduto su una panchina del cortile dell'edificio con la maglietta sporca di sangue all’altezza dell’addome e un grosso coltello in mano con cui diceva di essere stato colpito da un uomo che si era allontanato. Gli agenti non ci hanno messo molto a rintracciarlo: era in strada, poco distante, con pantaloni sporchi di sangue e aveva in mano un altro coltello da cucina che stava cercando di nascondere sotto un materasso abbandonato in strada. Per il 60enne, con precedenti per spaccio di droga, furto, rapina, minacce e possesso di oggetti atti ad offendere, era scattato l'arresto. Il 60enne, denunciato per altre discussioni con i condomini e indagato per avere appiccato un incendio in Villa Mirabello a Monza, aveva ottenuto l'affidamento in prova ai servizi sociali ma dopo l'arresto il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha immediatamente revocato il provvedimento disponendo che il 60enne tornasse dietro le sbarre.