L'allarme: "Dopo il lockdown mollano il cane"

A lanciarlo Barbara Zizza (Leidaa): "Hanno preso animali impegnativi e ora chiamano per cederli"

Barbara Zizza, referente della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa) di Monza

Barbara Zizza, referente della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa) di Monza

Monza - ​Nelle ultime settimane il telefono di Barbara Zizza non ha mai smesso di squillare. Ma tra le tante richieste di informazioni, aiuto per pappe e visite delle famiglie in difficoltà, al cellulare della referente della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa) di Monza e Brianza sono arrivate tante richieste di cessioni cani. Cani particolari che, alla vigilia delle vacanze, i proprietari decidono di cedere: amstaff e pitbull sembrano, dall’oggi al domani, essere diventati un peso. "Sono molto preoccupata - spiega Zizza -. È un fenomeno che, confrontandomi con altre associazioni animaliste, sembra essere molto diffuso. In poche settimane ho già ricevuto oltre dieci richieste di cessioni". Le telefonate sono pressoché tutte uguali. "C’è chi mi dice che improvvisamente ha dovuto cambiare casa e nella nuova abitazione non vogliono i cani; chi dice di essere diventato allergico al pelo del cane; chi ha cambiato lavoro e non ha più tempo da dedicare al suo fidato amico a quattro zampe".

Ma l’aspetto che maggiormente insospettisce Zizza è che tutte queste richieste provengono esclusivamente dai proprietari di amstaff e pitbull. "Tutti cani giovani, che sono stati acquistati o adottati da cuccioli durante il periodo dell’emergenza sanitaria. E che oggi i proprietari scoprono essere cani particolari che hanno particolari bisogni nella gestione". Zizza è molto preoccupata: dietro alla richiesta di cessione del cane molto probabilmente si cela un acquisto o un’adozione fatti con leggerezza. "E a rimetterci è sempre il cane. Che visto cucciolo intenerisce e conquista subito. Bello, allegro ma poi quando cresce diventa difficile gestirlo, se non c’è formazione e informazione, così la scelta più ‘comoda’ diventa la cessione. A questo punto serve un intervento normativo. Bisogna introdurre leggi serie in merito all’adozione e alla vendita soprattutto di determinate razze di cani. Altrimenti il rischio è quello che, come sta accadendo adesso, la persona che lo ha accolto con troppa leggerezza e senza la vera conoscenza di quello a cui sarebbe andata incontro alla prima necessità molla la presa.

Anche per Monza vedo tanti ragazzini passeggiare con questo tipo di cani come se fossero cagnolini di semplice gestione". L’invito è quindi quello di informarsi sempre e quando si decide di aprire le porte della propria casa a un cane ricordarsi è una scelta che impegna. "A tutte le stagioni, anche quando il cane cresce e si ammala. C’è troppa leggerezza. Oggi i social e le cucciolate casalinghe dove i volontari non spiegano le caratteristiche del cane, le sue esigenze non solo da cucciolo, ma anche da adulto producono poi questi problemi".