Briosco, presidio col sindaco: "Le Poste devono aprire di più"

Antonio Verbicaro protesta davanti all’ufficio: "Tre giorni sono pochi"

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Alla presenza di molti brioschesi c’è stato il presidio davanti all’ufficio postale di Briosco. Una situazione non più tollerabile per il sindaco Antonio Verbicaro quella legata allo sportello, aperto solo per tre giorni alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) dall’inizio della pandemia, con ingressi limitati a due persone al massimo alla volta. "Adesso basta - spiega Antonio Verbicaro - nella speranza che Poste Italiane si facciano vive, il prossimo intervento sarà una raccolta firme che verranno recapitate al Presidente e Amministratore delegato di Poste Italiane". Dopo che il mese scorso aveva inviato due missive mirate a ottenere la piena riapertura dello sportello, come avvenuto nei comuni limitrofi di Veduggio e Renate, non ottenendo risposta adeguata il primocittadino di Briosco è passato ai fatti. E in collaborazione con Rosy Fusilli, titolare del Bar Mimosa, ha organizzato un presidio per sensibilizzare la Direzione Nazionale delle Poste in merito al disagio dei clienti del paese che già cinque anni fa avevano dovuto rinunciare all’ufficio di Capriano. Disagio che nelle scorse settimane aveva portato addirittura all’intervento dei carabinieri e vigili. Il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta darà aiuto al Comune di Briosco": "Poste Italiane S.p.a è una società controllata in modo maggioritario dallo Stato, non può pensare a fare solo business a discapito dei servizi offerti ai cittadini. Rompere le scatole è fondamentale". Corbetta ha annunciato un’interrogazione sul tema al Pirellone. "La Regione, purtroppo, non ha competenza in materia, ma faremo comunque sentire la nostra voce".

Sonia Ronconi