Traversata a nuoto delle Bocche di Bonifacio, l’ultima impresa di Alessandro Vago

Il 38enne di Lazzate ha domato le onde di uno dei tratti più insidiosi del Mediterraneo

Alessandro Vago nel corso della traversata delle Bocche di Bonifacio

Alessandro Vago nel corso della traversata delle Bocche di Bonifacio

Lazzate (Monza Brianza) - Un tratto di mare dove persino i traghetti sono spesso in difficoltà. Alessandro Vago, 38 anni di Lazzate, ha voluto ambientare qui la sua ultima impresa nel nuoto, alle Bocche di Bonifacio, uno dei tratti più insidiosi del Mar Mediterraneo. Dalla Corsica alla Sardegna, da Capo Pertusato a Santa Teresa di Gallura, 14 chilometri in un mare agitato con onde impegnative.

I precedenti

Una traversata rinviata di 24 ore per le condizioni proibitive del mare ma poi portata regolarmente a termine. Ci sono riusciti in 6, di questi 2 soli italiani e tra questi il lazzatese Alessandro Vago, che non è nuovo a lunghe nuotate in acque libere, tra lago e mare. Nei 10 anni in cui pratica questa specialità si è lasciato alle spalle diverse traversate importanti. Da ricordare la Malta-Comino-Malta, il giro tra le due sponde di Itaca, l’isola di Ulisse, (primo italiano a portarlo a termine), lo Stretto di Messina e prima ancora, all’inizio di questa passione che diventa anche una filosofia di vita, le traversate dei laghi (Como, Garda, Orta).

Forte corrente

Alle Bocche di Bonifacio ha trovato anche una forte corrente che lo ha portato un po’ fuori rotta, facendogli allungare il percorso e impiegare più tempo del previsto. "È stata la più dura ma anche quella che mi ha dato più soddisfazione", ha raccontato all’arrivo Vago. "Dovevamo farla il giorno prima ma le condizioni del mare non erano sicure, così ci abbiamo provato il giorno successivo. Alle 6.45 eravamo in acqua, ciascuno con la propria barca di scorta e con un proprio ritmo. È stato come fare tra traversata in solitaria". Alessandro ha impiegato poco meno di 6 ore per completare la traversata tra Francia e Italia in un tratto che spesso crea qualche difficoltà anche alle imbarcazioni di grosse dimensioni.

La dedica

Ha iniziato a nuotare su lunghe distanze solo nel 2012, a 28 anni. "Quando entro in acqua mi rilasso, nuotare mi diverte, è il mio modo di entrare direttamente a contatto con la natura", ricordava all’inizio del suo percorso atletico. Approdato in Sardegna, un urlo liberatorio sulla barca che lo ha recuperato. "Sono davvero molto contento di questo risultato e voglio ringraziare che mi ha aiutato a raggiungerlo, la Como Nuoto, associazione sportiva della piscina di Lentate dove mi alleno 3 giorni alla settimana". Un risultato eccezionale per il quale Alessandro Vago ha scelto tre dediche speciali: "Ai miei nipotini, a Cesarino Monti di cui abbiamo da poco ricordato i 10 anni dalla scomparsa e alla memoria di Giulio Garbagnati, grande nuotatore lazzatese".