Bea taglia le bollette del teleriscaldamento

L’assemblea dei soci ha approvato la delibera che fissa il tetto di spesa . Tirano il fiato un centinaio di strutture pubbliche, chiese, oratori e condomini

di Alessandro Crisafulli

Un segnale di vicinanza al territorio, quello che ha voluto dare BEA, in un periodo quanto mai critico per tutti, famiglie, enti, imprese.

È stata approvata la delibera che fissa un tetto di spesa ai prezzi del teleriscaldamento, con annesso un taglio del 20% delle bollette. Un gesto in controtendenza che anticipa le decisioni europee e compensa i limiti delle politiche nazionali. L’assemblea dei soci di Brianza Energia Ambiente ha approvato la proposta della presidente, Daniela Mazzuconi: per la stagione termica entrante gli utenti del teleriscaldamento di Bea godranno di una tariffa calmierata in bolletta. La decisione fa seguito a un incontro tecnico organizzato a settembre con i sindaci dei dodici Comuni soci e della Provincia, nel corso del quale è stato illustrato nei dettagli il piano elaborato per venire incontro all’impennata dei prezzi causata dalla situazione internazionale. Dal punto di vista tecnico, infatti, le tariffe del teleriscaldamento, non solo in BEA, sono ancorate al prezzo del metano e, quindi, nella stagione termica in arrivo avrebbero risentito delle forti fluttuazioni della materia prima sul mercato. Per far fronte all’emergenza, in attesa che l’Unione europea trovi un accordo sul “price cap“ per il metano e nonostante in Italia il teleriscaldamento da termovalorizzazione non goda dell’Iva agevolata di cui può avvalersi chi utilizza il gas metano, BEA ha deciso di impegnarsi con un’azione concreta nei confronti dei propri clienti applicando, oltre allo sconto già previsto in contratto, anche un significativo tetto di spesa: per la stagione termica in arrivo la tariffa verrà calcolata praticando uno sconto del 20% sul valore dell’indice di riferimento e se la rilevazione di detto indice, al netto del 20% di sconto, sarà superiore a 192,74 euroMWh, la tariffa verrà calcolata utilizzando questo valore come valore limite. La soluzione del price cap, che comporterà per Bea e i Comuni soci utili molto più contenuti rispetto ad una generalizzata situazione favorevole alle aziende erogatrici e sfavorevole per gli utenti, è stata adottata nell’ottica della tutela di un servizio pubblico primario costituito dal riscaldamento, "ribadendo con un gesto importante – ha ricordato la presidente, Daniela Mazzuconi – l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, la solidarietà, l’utile sociale che costituiscono il fulcro dell’azione di una Società pubblica come è, appunto, BEA, e esprimendo l’attenzione riservata ai propri Soci e ai cittadini".

"Ringrazio tutti i soci – ha aggiunto la presidente – per questo gesto di coraggio: con questa delibera la nostra Società si pone in controtendenza rispetto non solo a tutti gli indici e agli sviluppi del mercato, ma anche alle politiche economiche internazionali che, in questo momento, non riescono ad arginare le gravi ricadute economiche sui cittadini. Nel nostro piccolo, e nonostante le imposte per noi siano più gravose di quelle pagate dalla concorrenza che utilizza fonti non rinnovabili, abbiamo voluto fare la nostra parte dimostrando che, anche su scala locale, è possibile e doveroso essere presenti, attenti, sensibili". I Comuni soci, nella stagione termica 202122, hanno già risparmiato oltre 1 milione rispetto a quanto avrebbero speso per l’acquisto del gas metano; con questa delibera i clienti di Brianza Energia Ambiente - un centinaio di strutture pubbliche oltre a chiese, oratori e condomini privati in otto Comuni - nella stagione termica 202223 potranno godere di un risparmio complessivo fino a circa 4 milioni rispetto all’equivalente riscaldamento a metano.