Bcc di Barlassina, ottima annata: utile netto di 3,73 milioni di euro

Il presidente Stefano Meroni: "Ripartenza positiva, bilancio coi fiocchi traino per tutto il territorio. La raccolta complessiva è cresciuta dell’11%, in aumento del 23% anche il risparmio gestito"

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di Gualfrido Galimberti

A questa età nessuno sarebbe in grado di correre così: la Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, che nel 2023 festeggerà i 70 anni di attività, ha chiuso il 2021 con un bilancio coi fiocchi. "Non parliamo di record – afferma il presidente Stefano Meroni – a noi basta sapere che si è trattato di un’ottima annata e che, in questa bella ripartenza, siamo stati un bel traino per tutto il territorio. I numeri per noi contano, ma fino a un certo punto: la nostra vocazione di credito cooperativo ci differenzia dalle banche che puntano esclusivamente al profitto. Siamo inseriti in un territorio, vogliamo crescere con il territorio".

Il bilancio che il 20 maggio sarà portato all’assemblea dei soci, è però caratterizzato da numeri davvero importanti. "All’interno del gruppo bancario a cui facciamo riferimento – spiega Giorgio Porro, direttore generale – si varia dalla classe 1 alla classe 4. Noi ora siamo nella classe 1, quindi il nostro valore è pienamente ‘certificato’ dagli addetti ai lavori. Ci sono altri motivi di soddisfazione: l’indice Cet1, quello che indica la solidità di una banca, per noi è al 21,63% quando la media del sistema bancario è di poco superiore al 15%. L’anno si chiude con un utile netto di 3,73 milioni di euro".

Molto positivi anche altri dati, che indicano non solo un’ottima gestione ma anche lo stretto rapporto che c’è tra la Bcc di Barlassina e il territorio: "La raccolta complessiva – aggiunge Porro – è pari a 1,84 miliardi di euro (+11%), grazie a 1,2 miliardi di raccolta diretta (+12%) e a 642 milioni di indiretta (+11%). Molto significativo anche il dato dei 345 milioni di risparmio gestito (+23%). Non mancano naturalmente soddisfazioni sul fronte degli impieghi: i crediti alla clientela corrispondono a 769,64 milioni di euro (+11%), un risultato davvero notevole".

Il presidente Meroni non nasconde la sua soddisfazione: "Dal punto di vista strettamente gestionale, la banca nel 2021 ha ottenuto risultati importanti, ma il primo trimestre del 2022, malgrado le continue incertezze e lo spettro della crisi economica, sembra promettere ancora meglio. L’anno è lungo, ma inizia in modo incoraggiante". Lui, però, è particolarmente fiero del sostegno dato al territorio: "I risultati servono per sostenere il nostro impegno sociale e quello verso le imprese, non sono lo scopo della nostra attività, bensì lo strumento. Il nostro orgoglio è il rapporto saldo con il territorio e con i nostri soci. Non è un caso se la nostra assemblea ogni volta si distingue per una partecipazione doppia rispetto a quella delle altre banche di credito cooperativo. Nel 2021 abbiamo erogato erogato 150mila euro per la formazione e l’istruzione di 320 giovani. Altri 94mila euro per il settore sanitario, particolarmente provato dopo due anni difficili".

Tra i progetti che lo rendono più fiero c’è la nascita di “Groane Vita“, associazione mutualistica di assistenza, che non si occupa solo di salute, ma anche di formazione e cultura. "Speriamo di rafforzarla e di ampliare i nostri orizzonti – conclude Meroni – ma di certo non siamo passivi. Il vecchio concetto di banca è superato, bisogna guardare avanti. Proprio per questo ora vogliamo esplorare il settore della mobilità sostenibile, ma siamo pronti a intercettare anche nuovi bisogni".