Al Liceo Zucchi è tempo di jazz

Via ai nuovi corsi, biglietto da visita del progetto. Un emozionante concerto della “Big band“

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di Cristina Bertolini

Non solo musica classica al liceo musicale Bartolomeo Zucchi. Da quest’anno il jazz diventa curriculare per tutti coloro che lo desiderano. Biglietto da visita del progetto un emozionante concerto della "Big band" di jazzisti, nel chiostro della scuola, tenutosi ieri durante il convegno dedicato alle orchestre interscolastiche e al repertorio del liceo musicale. "L’idea della Jazz band è nata tre anni fa, seguendo gli stimoli offerti dai ragazzi - spiega il professor Armando Calabrese, insegnante di pianoforte e piano jazz - abbiamo cominciato con alcuni a sviluppare piccoli ensemble per lavorare su questo linguaggio musicale. Poi è diventato un progetto più strutturato a latere del programma scolastico e da quest’anno abbiamo istituito ufficialmente la "curvatura jazz" , inserita nel curriculum scolastico, anche perché i conservatori hanno aperto la cattedra di jazz".

Tra i precursori dell’iniziativa e gli iscritti al programma ufficiale, il gruppo jazzisti è composto da 20 elementi. In prima liceo si ha un’ora alla settimana di musica d’insieme che poi diventano 2 nel triennio e i ragazzi scelgono se seguire gli ensemble di musica classica o di jazz. Nel biennio si comincia con l’ osservazione del percorso condotto da quattro docenti dedicati (pianoforte, batteria, sax e tromba) e poi nel triennio la curvatura entra nel vivo, durante le ore strumentali, oltre al laboratorio di musica d’insieme. I ragazzi coinvolti prenderanno parte alla nascente Orchestra jazz Monza e Brianza. Tutto ciò si aggunge alla formazione tradizionale, come puntualizza il professor Luca Casiraghi, docente di percussioni, tanto è vero che i ragazzi scelgono di seguire un’ora alla settimana di musica classica e un’ora di laboratorio jazz.

"In questi anni - ricorda Calabrese - gli studenti che hanno seguito le lezioni di jazz sono riusciti a superare le prove di ammissione ai conservatori alla facoltà di Jazz e qualcuno anche di Pop rock. La scuola segue il mondo che cambia: anche la formazione accademica dei conservatori non è più solo classica". La scuola sta percorrendo questo filone per la richiesta degli studenti di essere intercettati sui loro talenti e per essere ponte verso le accademie, in cui la formazione è sempre più differenziata. Con l’allentarsi delle misure anti Covid rifioriscono le attività musicali della scuola.

La giornata di ieri era cominciata con il concerto dell’Orchestra regionale di chitarre, diretta dal professor Ciro Fiorentino e da quella di Archi (diretta dal Maestro Giambattista Pianezzola). "Abbiamo coinvolto i licei musicali lombardi - spiega Fiorentino - e i ragazzi delle scuole medie monzesi a indirizzo musicale, Bellani e Anna Frank, con il coordinamento dell’Ufficio scolastico regionale. Da quest’anno scolastico rilanceremo il progetto dell’Orchestra regionale di flauti (diretto dal Maestro Massimo Orlando), già abbozzato nel 20192020 e poi clamorosamente stroncato dalla pandemia". Ieri a scuola si sono esibiti 60 ragazzi tra i due ensemble.