Biassono: il questore chiude per venti giorni il Neffa cafè

I motivi dello stop: schiamazzi e assembramenti documentati dai residenti attraverso una serie di fotografie, ma anche droga nel locale

Gli agenti mentre eseguono il provvedimento di chiusura

Gli agenti mentre eseguono il provvedimento di chiusura

Biassono – Alcol e schiamazzi fino a notte fonda, droga nel locale e pregiudicati fra i clienti. Nella mattina di oggi, venerdì 31 marzo, gli agenti della questura di Monza e della Brianza della Divisione polizia amministrativa e di sicurezza con i colleghi della stazione carabinieri e della polizia locale di Biassono hanno eseguito il provvedimento di chiusura per una durata di 20 giorni del Neffa café nella cittadina a nord di Monza.

La precisazione dei titolari: “Gli schiamazzi? Sempre archiviati”

Le motivazioni

Il provvedimento cautelare è stato disposto dal Questore di Monza Marco Odorisio per motivi di sicurezza pubblica. In particolare, gli operatori avevano effettuato un controllo straordinario del territorio venerdì 24 scorso con l’ausilio dell’unità cinofila nel locale: in quell’occasione era stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente occultata all’interno del bar. Nel corso dei controlli sono stati anche identificati numerosi avventori noti alle forze dell’ordine per accuse legate a uso e spaccio di sostanze stupefacenti, guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche, rapina, percosse, lesioni personali, getto di cose pericolose, pornografica virtuale, porto abusivo di armi, reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione.

Il contributo dei residenti

Inoltre i residenti della zona hanno presentato una serie di esposti e segnalazioni, documentando con immagini fotografiche il degrado e gli assembramenti fuori dal locale, raduni che durano tutta la sera fino a notte inoltrata con musica ad alto volume e schiamazzi, creando un forte disagio, in particolare nei fine settimana, e intralcio alla circolazione stradale.

Per queste ragioni è anche per tutelare l’incolumità delle persone, soprattutto giovanissime che frequentavano ed evitare condizioni di pericolosità sociale, il questore ha disposto la sospensione dell’attività con chiusura per 20 giorni.