Ucraina, 12 missili russi su convoglio umanitario: 25 morti e 50 feriti a Zaporizhzhia

Le vittime sono tutte civili, persone che lasciavano la città per i territori occupati come ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro

Una drammatica immagine dell'attacco

Una drammatica immagine dell'attacco

Zaporizhzhia (Ucraina) - Almeno 25 persone sono morte e 50 sono rimaste ferite in un attacco russo contro un convoglio umanitario che stava lasciando Zaporizhzhia, la città sede della centrale nucleare nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Starukh, sul suo account Telegram. “Il nemico ha lanciato un attacco con razzi su un convoglio civile umanitario in partenza da Zaporizhzhia”, ha dichiarato. “Le persone erano in fila per lasciare il territorio temporaneamente occupato, per andare a prendere i parenti, per fornire aiuti”, ha aggiunto.

Il convoglio umanitario colpito in Ucraina (Twitter)
Il convoglio umanitario colpito in Ucraina (Twitter)

 Immagini e video della scena mostrano veicoli distrutti e alcuni corpi in strada. “Al momento è impossibile anche contare il numero di morti e feriti”, ha commentato il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. Le vittime sono tutte civili, persone che lasciano Zaporizhzhia per i territori occupati ogni giorno per consegnare medicine, sostenere i parenti e tornare indietro. Video pubblicati sui social mostrano una scena con morti e feriti sulla strada, il convoglio è stato colpito più di una dozzina di volte. Ma dal fronte opposto arriva una versione che addita a Kiev la reponsabilità dell'attacco al convoglio.

Un'altra strage di civili ucraini provocata dai missili russi
Un'altra strage di civili ucraini provocata dai missili russi

 Il filorusso Volodymyr Rogov, membro del consiglio principale dell'amministrazione militare-civile della regione di Zaporizhzhia occupata dai russi, ha attribuito all'esercito ucraino la responsabilità dei missili su un convoglio umanitario con dozzine di auto civili che hanno provocato decine di morti e feriti. Rogov ha affidato la sua dichiarazione all'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti, sostenendo che «le autorità ucraine vogliono intimidire la popolazione nel territorio che controllano per impedire il deflusso di persone verso quella parte della regione che presto diventerà un soggetto della Federazione Russa».