"Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio. Doveva uccidere me". È lo sfogo del papà del killer della scuola elementare di Uvalde. In un'intervista con il Daily Beast, l'uomo si dice sorpreso. "Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da mio figlio. Avrebbe dovuto uccidere me invece di fare quello che fatto", dice Salvador Ramos, lo stesso nome del figlio assassino.

Ramos era al lavoro quando è stato contatto da sua madre per informarlo della sparatoria. "Hanno ucciso il mio ometto. Non vedrò più mio figlio, come gli altri genitori non vedranno più i loro e questo mi fa male", ammette.
Diciannove bambini e due adulti sono morti, nell'aggressione a colpi di arma da fuoco sferrata da uno studente 18enne in una scuola elementare, la Robb Elementary School, di Uvalde, in Texas. Diversi i feriti, tra cui una donna di 66 anni che versa in "condizioni critiche", ha annunciato l'ospedale University Health, situato a San Antonio, che afferma di aver accolto "due pazienti", un adulto e un bambino.
Il giovane, Salvador Ramas, ha ucciso 19 bambini e 2 insegnanti "in modo atroce e insensato" nella città, ha detto il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott. Il ragazzo, studente delle classi superiori della stessa scuola, è morto anche lui nella tragedia che ha colpito questa cittadina a circa 130 chilometri a Ovest di San Antonio: è rimasto ucciso nell'intervento delle forze dell'ordine, due agenti sarebbero feriti. Salvador, che vive a Uvalde, ha sparato anche alla nonna prima di recarsi a scuola e aprire di nuovo il fuoco.