Sri Lanka, il paese è in default. Il Governo: non abbiamo soldi per stipendi e carburante

Il neo premier parla alla nazione della gravissima crisi che attanaglia il Paese. Tre petroliere sono in attesa di fronte alla baia di Colombo per sbarcare il carico

roteste di piazza a Colombo contro la gravissima crisi economica del Paese

roteste di piazza a Colombo contro la gravissima crisi economica del Paese

Colombo (Sri Lanka) - Lo Sri Lanka ha finito il carburante e non e' in grado di pagare le importazioni essenziali. Lo ha annunciato il nuovo premier, Ranil Wickremesinghe, parlando alla nazione della gravissima crisi che attanaglia il Paese. Tre petroliere sono in attesa di fronte alla baia di Colombo per sbarcare il carico ma non ci sono i soldi per pagarle, ha aggiunto il nuovo capo del governo che ha sostituito Mahinda Rajapaksa, dimessosi la settimana scorsa alla luce della gestione delle proteste popolari che sono finite nel sangue.

"I prossimi mesi saranno i piu' difficili delle nostre vite, non voglio nascondere la verita' e mentire alla popolazione", ha sottolineato il premier, esortando a "sopportare con pazienda" nella convinzione di poter superare la crisi. Il governo, ha poi confessato, non ha le risorse per pagare a maggio i salari dei dipendenti dell'amministrazione pubblica, 1,4 milioni di persone, e si risolvera' a stampare carta moneta solo come estrema risorsa.

Percorso dunque tutto in salita per il nuovo premier Wickremesinghe, che ha giurato solo quattro giorni fa. L'avvocato 73enne, leader del partito Unp, United National Party, sta faticando ad ottenere il consenso degli altri partiti di opposizione. Harsha de Silva, leader del SJB, Samagi Jana Balawegaya, United Peoplès Force, il partito nato l'anno scorso dalla scissione del Unp, al quale era stato offerto l'incarico di ministro alla Finanze, ha rifiutato e ha affermato pubblicamente che anche il Presidente Gotabaya Rajapaksa deve dimettersi.

 «Io sostengo la battaglia del popolo, che chiede un sistema totalmente nuovo per poter sperare nel futuro», ha detto. Analoga risposta da parte di Harin Fernndo, rappresentante di un'altra ampia formazione anti Rajapaksa: anche lui ha fatto sapere di non avere intenzione di sostenere il tentativo di Wickremesinghe. Secondo le sinistre estreme solo nuove elezioni possono esprimere un governo legittimo.

È comunque piuttosto improbabile che si possano svolgere elezioni, anche per la non disponibilità della carta sul mercato, che ha già impedito il normale svolgimento dei test scolastici di fine anno. Nelle strade è ancora palpabile la tensione, mentre migliaia di persone continuano anche oggi a Colombo a presidiare la piazza davanti al palazzo presidenziale Temple Tree.